Cronaca Piacenza

Segregato a Roncaglia, arrestata anche la moglie. La difesa respinge le accuse: nessuna prigione, ma soluzione a tutela dell’uomo

Segregato nel garage della sua abitazione a Roncaglia, arrestata anche la moglie del 73enne. E’ la svolta che le indagini hanno preso nelle ultime ore: la donna, di origini bulgare, 59 anni, risultava infatti solo indagata. Evidentemente gli inquirenti hanno raccolto nuovi elementi che hanno aggravato la posizione della consorte. Coinvolta nell’inchiesta anche la mamma della donna, 77 anni, denunciata, mentre, come noto, il figlio 38enne era già finito in manette poche ore dopo la scoperta dell’uomo all’interno di quella che appare a tutti gli effetti una prigione.

Eppure i legali del 38enne respingono ogni accusa, proponendo una ricostruzione completamente differente rispetto alle apparenze. Il 73enne, infatti, avrebbe seri problemi fisici dovuti anche a una ischemia: problemi che renderebbero pericoloso lasciarlo solo, soprattutto in prossimità di scale e balconi. Il giorno della scoperta, quel 9 febbraio, il 38enne e le due donne avevano in programma alcune commissioni, tra cui anche alcuni esami medici, e avrebbero dovuto lasciare solo il padre/marito. A quel punto la decisione: chiuderlo a chiave in una stanza dove avrebbe potuto attendere i familiari in sicurezza, in condizioni precarie magari, ma comunque per poco tempo. Una soluzione che avrebbe impedito al 73enne di mettere a rischio la sua stessa incolumità, lontano dalle scale e dai balconi. I familiari hanno spiegazioni anche per le presunte ciotole per cani in cui il 73enne avrebbe dovuto nutrirsi: non ciotole, ma piatti in metallo, per impedire che il 73enne le facesse cadere, rompendole e provocando taglienti e pericolosi frammenti di ceramica. Insomma, un rimedio che potrebbe sembrare raffazzonato e grossolano, ma comunque studiato per il bene dell’uomo. Se si prende in considerazione l’ipotesi del gesto spietato, va detto che attualmente gli inquirenti sono ancora alla ricerca di un movente: il 38enne è operaio, la madre/moglie lavora e la 77enne percepisce la pensione. Il 73enne, al contrario, non avrebbe beni particolarmente invitanti o un conto in banca così nutrito da giustificare maltrattamenti a scopo finanziario. Il fatto che anche la moglie sia stata arrestata, ovviamente, lascia presagire che gli investigatori abbiano però acquisito qualche elemento in più. L’uomo si trova ancora ricoverato in ospedale dove sta ricevendo le cure del caso.

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