Una gara risollevata nei minuti finali, ancora una volta, quella andata di scena venerdì sera al PalaValla di Podenzano. Coreografia speciale per il pubblico di Podenzano, dove la “torcida” dei ragazzi delle giovanili con bandiere e cori portano i ragazzi di Locardi a gettare il cuore oltre l’ostacolo di una gara che a 5 minuti alla fine sembrava perduta.
L’avvio di gara era promettente, Pirolo e Rigoni con concretezza tengono davanti Pode per alcuni minuti. Ma lo show dei parmensi deve ancora iniziare: progressivamente sotto i colpi di Guidi e compagni, precisi e chirurgici, la partita assume un altro volto e tra fine primo e tutto il secondo quarto Parma si porta avanti di 14 punti con punte anche di 16. Per Podenzano non funziona nulla: non trova soluzioni, si arrabatta come può in azioni senza sbocco o con tiri forzati; l’anello arancione non aiuta, respingendo tante volte in modo meschino i palloni gettati verso il tabellone dei gialloblu.
Al rientro dagli spogliatoi la musica cambia poco: Parma controlla e Podenzano non trova ancora il bandolo della matassa, tanti errori soprattutto da sotto che condannano i locali ad un passivo costante di 14 punti che si sta trascinando troppo avanti per essere recuperabile.
Il quarto periodo si rivela ancora assassino per i ducali: come già successo all’andata e nella recente partita con Modena, i bianconeri di Parma perdono lucidità e raziocinio iniziando a gettare al vento ogni occasione. Podenzano trova coraggio nel vedere ridursi il gap minuto dopo minuto e ritrova gioco e canestri. Anche se da 3 punti non c’è premio, nelle penetrazioni a canestro piovono falli dei parmensi: questo permette di andare spesso a Fellegara e Galli in lunetta giungendo sotto di 2 punti a poco meno di un minuto dalla fine.
Qui, ancora il “solito” Paolo Pirolo mette la firma: azione in velocità, si allarga, prova la tripla dall’ala; il pallone rimbalza sul ferro ma un giocatore ospite gli tocca il braccio, fallo e tre tiri liberi.
Paolo è freddo nel mettere tutti e 3 i liberi, portando Podenzano avanti di 1: 20 secondi alla fine. Timeout Parma, l’idea è chiaramente di giocare tutti i secondi rimasti e provare il tiro finale: la palla scivola dalle mani in un passaggio dentro e nella piccola mischia sotto canestro ne esce un fischio arbitrale che accusa Guidi di un fallo di spinta su Fellegara: l’urlo del pubblico scuote i muri del palazzetto, Pode torna in lunetta e Tommaso altrettanto glaciale segna i 2 liberi che sanciscono il +3 finale.
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