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Antonio Montinaro era assistente della Polizia di Stato, a capo della scorta di Giovanni Falcone, ucciso nella strage di Capaci. Ancora oggi, dopo 28 anni, la moglie, Tina Montinaro, percorre l’Italia per sensibilizzare i giovani e i cittadini sui pericoli della criminalità organizzata. Questa mattina era alla Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato. Un incontro per raccontare alle nuove leve la figura del marito, simbolo della dedizione al proprio lavoro e di un sentimento di giustizia che può costare la vita.
“Le mafie sono cambiate, dobbiamo stare ancora più attenti. Informiamo i ragazzi, diciamo loro che devono restare vigili. Devono sapere cosa è accaduto nel nostro Paese proprio perché quelle cose non accadano più. Solo insieme possiamo sperare di sconfiggere anche queste nuove mafie”.
“In Sicilia abbiamo già dato, abbondantemente. Molti imprenditori oggi denunciano perché tanti hanno pagato con la vita. Bisogna dire ai giovani che le mafie sono in tutta Italia; i siciliani, però, la mafia l’hanno subita, qui al nord molti imprenditori se la vanno a cercare per interesse”.
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