Sport, amicizia e solidarietà saranno ancora le tre componenti che accompagneranno la terza edizione del torneo benefico di Padel “Uno smash per il CUORE”. L’evento avrà luogo il 4 e 5 ottobre presso il centro Pianeta Padel Piacenza che ospita l’iniziativa per il terzo anno di fila.
Il torneo, sempre con la regia dell’instancabile di Mario Ognissanti, affiancato da Ernesto Grillo, vicepresidente di Progetto Vita, vedrà impegnati il sabato 60 giocatori e la domenica 50 giocatrici per contendersi il trofeo. Trofeo che verrà consegnato ai vincitori del torneo maschile e del torneo femminile.
Nell’occasione, alle ore 17,00 Mario Ognissanti consegnerà all’associazione Progetto Vita il ricavato del torneo per l’acquisto di due defibrillatori da inserire nella rete dei defibrillatori presente a Piacenza e Provincia, grazie alla quale anche il padre è stato salvato.
In questa edizione la partita inaugurale del torneo, sabato 4 ottobre alle 9,30, vedrà in campo la coppia Roberto Groppi, salvato da un arresto cardiaco mentre giocava a Padel, con il suo “salvatore”, il dott. Matteo Guglielmi. Insieme a Guglielmi, anche Tiziano Martino e Stefano Bentivoglio hanno contribuito alla sua salvezza: infatti sono immediatamente intervenuti utilizzando il defibrillatore installato in vicinanza dei campi di gioco.
La presenza sul campo di gioco del “salvato” da un defibrillatore dimostra ancora una volta che un pronto intervento con un defibrillatore può salvare una vita e consentire dopo le cure mediche, anche di praticare lo sport.
Progetto Vita sarà presente nelle due giornate del torneo con un proprio stand per spiegare come intervenire con un defibrillatore in caso di una emergenza cardiologica.
“Mi piace ricordare che sarà un evento straordinario ed eccezionale per Progetto Vita, in quanto la partita inaugurale sarà giocata da un giocatore di Padel che soltanto cinque mesi fa ha avuto un arresto cardiaco proprio nella struttura di Pianeta Padel, dove si svolge il torneo, salvato immediatamente da altri due giocatori che erano presenti nella struttura sportiva“, commenta Ernesto Grillo.
“Uno di questi era un medico, un altro era un militare, ma aveva fatto un corso anche come soccorritore. Il defibrillatore era presente naturalmente nella struttura sportiva e questo ha consentito il pronto intervento, in pochi minuti: il defibrillatore ha erogato due shock e ha salvato la vita di questa persona“.
“Mi piace dire che stamattina parlavo con il salvato e mi dice: ‘Io non sono un salvato, bensì un risuscitato perché nella cartella clinica hanno proprio scritto come diagnosi, persona colpita da un arresto cardiaco e risuscitato grazie allo shock di un defibrillatore’. Quindi questa presenza all’interno del torneo raggiunge l’obiettivo di Progetto Vita, che promuoviamo proprio questo torneo: dire che tutti possono usare il defibrillatore, ma l’importante è che il defibrillatore sia presente”.
“Per cui in questo torneo abbiamo proprio l’esempio calzante della strategia di questi 27 anni di Progetto Vita che grazie all’intervento dei laici con un defibrillatore non preso da un’ambulanza a oggi ha salvato 164 vite umane”.
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