Economia

Il turismo piacentino inverte la rotta, arrivi e presenze in crescita dell’8% nel primo semestre: meglio di Parma e Reggio

L’Ufficio Statistica della Provincia di Piacenza presenta qui i risultati delle elaborazioni effettuate sui dati relativi ai flussi turistici nel primo semestre del 2025, pubblicati a metà agosto dalla Regione per tutte le province emiliano-romagnole.

Contrariamente alle previsioni, interrompendo quindi la fase congiunturale discendente iniziata nel secondo semestre del 2023 e accentuatasi nel corso del 2024 a causa delle persistenti difficoltà a livello geopolitico e macroeconomico, il turismo piacentino è riuscito nei primi sei mesi di quest’anno ad invertire la rotta e a riportare variazioni positive.

La crescita

Sia gli arrivi che le presenze sono infatti aumentati nel nostro territorio di oltre l’8 per cento rispetto al primo semestre del 2024, ad un tasso che risulta tra i più elevati nel panorama regionale, dove mediamente i turisti crescono del 5,7% ed i pernottamenti del 4,5%. Piacenza in particolare fa meglio dei cugini emiliani di Parma e Reggio, specialmente a livello di presenze turistiche, non riuscendo in questo caso le due province ad andare oltre variazioni del 2-3 per cento.

Passando nel dettaglio ai dati e confrontando i primi sei mesi del 2025 con quelli del 2024, nel complesso degli esercizi ricettivi gli arrivi di turisti si sono attestati a 138.062 (+10.700), mentre le presenze hanno raggiunto le 297.042 unità (23.100 in più).

Strutture ricettive

In particolare, negli esercizi alberghieri sono stati rilevati 91.722 arrivi e 165.650 presenze, i primi con un debole aumento sul 1°semestre 2024 dell’1,1%, le seconde in leggero calo dello 0,9%. Molto più significative le variazioni riferite agli esercizi “extra-alberghieri”, dove sono stati registrati 46.340 arrivi, in aumento rispetto all’anno precedente di quasi 10mila unità (+26,5%), e 131.392 presenze, circa 25mila in più (+23%).

Dal punto di vista invece della provenienza dei turisti, sono aumentati gli italiani, +8% a livello di arrivi (97.348) e +5,7% in termini di pernottamenti (214.285, 11.600 in più), ma ancor di più i turisti stranieri, sia come numero di arrivi (+9,5%, 40.714) che soprattutto come numero di presenze (+16,2%, 82.757, 11.500 in più).

Un quadro positivo

A differenza dello scorso anno, possiamo quindi riscontrare (con l’unica eccezione delle presenze alberghiere) variazioni diffusamente positive per il turismo piacentino nella prima metà del 2025. Il quadro è generalmente soddisfacente anche nel confronto con il pre-covid, dato che solo gli arrivi e le presenze del comparto alberghiero risultano al di sotto dei livelli del primo semestre 2019. Da evidenziare è qui la prestazione molto buona del comparto extra-alberghiero, che supera adesso i valori pre-pandemici di ben l’86% a livello di arrivi e del 78% a livello di pernottamenti; bene hanno fatto comunque anche gli stranieri, cresciuti in media del 25-30 per cento.

Nel dettaglio

I dati sull’evoluzione mensile delle presenze complessive nella prima metà del 2025 mostrano, rispetto all’analogo semestre del 2024, un andamento progressivamente crescente nei mesi in osservazione: se si esclude gennaio, che è l’unico a registrare una variazione negativa (-3,7%), si osserva infatti un trend espansivo, con valori particolarmente positivi nel secondo trimestre, ad aprile (+11,5%), maggio (+13,3%) e giugno (+17,6%). Sono invece tutte in campo positivo (comprese tra il 12 e il 30 per cento circa) le variazioni delle presenze mensili a confronto con il periodo pre-covid.

Più nel dettaglio, la domanda turistica rivolta al settore alberghiero, dopo un avvio d’anno difficile (-11,1% le presenze a gennaio 2025 rispetto a gennaio 2024, e -6,1% quelle di marzo, passando per un debole +1% a febbraio), ha recuperato nei mesi successivi (aprile-giugno), quelli più consistenti dal punto di vista numerico, segnando variazioni comprese tra il +2 e il +5 per cento.

Rimangono invece contrastate le variazioni rispetto al 2019, con diversi mesi (gennaio, marzo, giugno) ancora “in rosso”. Meglio ha fatto anche in questa occasione il settore extra-alberghiero, che ha registrato tassi di crescita mensili delle presenze sempre positivi, e particolarmente elevati nel secondo trimestre. Migliorano ulteriormente, inoltre, le dinamiche di sviluppo rispetto al pre-pandemia, come testimoniano le presenze extra-alberghiere del mese di maggio, più che raddoppiate a confronto con il 2019.

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