Attualità

Un simulatore di parto da 7 mila euro, il dono dell’azienda Elfo a Ostetricia e ginecologia

Il parto è un evento naturale e carico di emozioni, ma anche un momento critico con un margine di rischio per madre e neonato. Gestire tempestivamente le emergenze è fondamentale per garantire la sicurezza di entrambi. Per questo, la formazione pratica è essenziale oltre allo studio teorico.

In tale contesto si inserisce la donazione di Elfo, azienda di Fiorenzuola specializzata in software personalizzati, che ha fornito al reparto di Ostetricia e ginecologia, diretto dalla dottoressa Renza Bonini, un simulatore di parto del valore di circa 7mila euro.

Uno strumento fondamentale per la formazione del personale

“Voglio ringraziare Elfo per la sensibilità dimostrata nel rispondere così celermente alla richiesta presentata dalle nostre professioniste – evidenzia il direttore generale Paola Bardasi – Per ogni donna il momento del parto è denso di emozione e paura. Sapere di essere nelle mani di professionisti preparati per ogni evenienza è una sicurezza”.

“Questo simulatore consentirà al nostro personale di migliorare ulteriormente la già ottima capacità di risposta dei nostri professionisti a fronteggiare una qualsiasi situazione di emergenza: dall’emorragia post partum, al parto podalico, alla distocia di spalla ovvero quando la spalla del neonato si incastra nell’osso pubico o nell’osso sacro materno bloccando il bambino nel canale del parto”.

“Sono casi, fortunatamente rari, ma proprio questa condizione rappresenta un punto debole. Oggi, grazie a questo simulatore, potremo formare in maniera costante il nostro personale all’interno del nostro ospedale calendarizzando percorsi multidisciplinari per coinvolgere tutte le anime professionali che sono chiamate a intervenire in una condizione di emergenza”.

Migliore gestione delle situazioni di emergenza

“La formazione attraverso la simulazione migliora le competenze del personale e garantisce una maggiore sicurezza nelle sale parto – sottolinea la dottoressa Bonini affiancata da Cristina Pavesi Responsabile assistenziale dipartimento Salute donna, infanzia e adolescenza – L’uso della simulazione è già ampiamente diffuso in altri settori, dall’esercito all’industria, dimostrando il miglioramento delle prestazioni e degli esiti. Applicata al mondo sanitario, questa metodologia porta un incremento della sicurezza nella gestione delle emergenze. L’impiego di simulatori consente di affinare le competenze tecniche e il lavoro di squadra multidisciplinare, migliorando la comunicazione tra gli operatori e aumentando l’efficacia delle azioni nella gestione delle situazioni critiche”.

Corsi di formazione periodici per professionisti e specializzando

“In un contesto di crescente denatalità – aggiunge Daniela Russo, coordinatrice della sala parto – diventa sempre più urgente implementare programmi di formazione in loco. L’importanza di questi programmi è riconosciuta a livello internazionale dall’Organizzazione mondiale della sanità e dal Ministero della Salute. In questa direzione si inserisce l’iniziativa della ditta Elfo, che ha accolto la proposta di donazione di un simulatore ostetrico per l’unico punto nascita della provincia. Questo strumento consentirà di realizzare corsi di simulazione periodici, garantendo la crescita professionale del team e il mantenimento delle competenze, ma anche la formazione dei neo assunti e degli specializzandi, con l’obiettivo ultimo di offrire cure sempre più sicure e di qualità alle future mamme e ai loro bambini”.

Vicini al territorio nel segno della formazione

Presenti alla formalizzazione della donazione anche Mauro Alizoni e Gianluca Falchi di Elfo, che hanno voluto sottolineare la soddisfazione di vedere la loro filosofia di supporto al territorio tramutarsi in uno strumento di formazione per i professionisti e gli operatori sanitari. “Crediamo molto nel sostegno del territorio di Piacenza che sentiamo come casa nostra e come casa dei nostri dipendenti – evidenziano – per questo mettiamo in campo iniziative a sostegno della cittadinanza, come la donazione di questo importante strumento di formazione a servizio dei professionisti già in forze all’Azienda, ma anche sui futuri e come la borsa di studio “Più opportunità” che lo scorso anno ha avviato all’università di Parma una ragazza che ha voluto iscriversi a medicina. Continueremo con questo nostro impegno e siamo aperti a nuove e future collaborazioni”.

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