Nel giro di tre anni il 100% dei laureati in Scienze della formazione alla Cattolica riesce a trovare lavoro. Un dato notevole, emerso durante l’open day dell’ateneo piacentino. E le altre facoltà non sono da meno. Una giornata per conoscere le opportunità offerte dall’ateneo piacentino e i suoi percorsi di studio, tra lauree triennali e magistrali a ciclo unico e per familiarizzare con gli ambienti del campus.
“Giusto questa settimana sono usciti i ranking basati sulle pubblicazioni scientifiche sul valore dei ricercatori e siamo i primi in Italia nel settore delle food science, delle scienze alimentari”, spiega Pier Sandro Cocconcelli, preside della Facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali.
“Questo riflette quello che è il DNA della nostra facoltà: collegare in modo stretto la ricerca di base con la formazione dei giovani. Il settore agroalimentare richiede sempre più esperti in tecnologie avanzate e le industrie ce li chiedono continuamente perché non ce ne sono a sufficienza. Il nostro obiettivo è quello di formare la nuova generazione di ragazzi e ragazze che entreranno a coprire quello che per l’Italia è uno dei temi centrali, la produzione degli alimenti, una elevata qualità e un’estrema sicurezza”.
“Questo Ateneo punta alla formazione umana degli studenti, un Ateneo che punta alla loro crescita come uomini e come donne, questo è il nostro obiettivo principale”, spiega Marco Allena, preside della Facoltà di Economia e Giurisprudenza.
“Perché la facoltà? Perché noi affrontiamo i temi economici e giuridici da un punto di vista moderno, da un punto di vista che si muove tra tradizione e innovazione. Noi puntiamo alla crescita dei nostri studenti curando la loro formazione in presenza, nel rapporto con noi docenti, nel rapporto tra di loro, nel rapporto con il mondo che li circonda, quindi con esperienze anche professionali, esperienze delle aziende, oltre ovviamente ad una qualità dei docenti e della didattica che riteniamo essere eccellente”.
“La sede di Piacenza è una sede molto accogliente, funzionale, dove è possibile stabilire un rapporto diretto con i docenti, i ricercatori, e dove pensiamo all’apprendimento non tanto come un’impresa individuale, ma piuttosto come l’esito di un lavoro di gruppo”, commenta Domenico Simeone, preside della Facoltà di Scienze della Formazione.
“È una comunità che apprende, una comunità che fa ricerca, una comunità che studia i problemi attuali e pensa a delle soluzioni utili anche per il futuro. Ai giovani che si stanno interrogando sul loro futuro, io voglio dire che è importante che si prendano questo tempo di riflessione, di pensiero, che conoscano varie opportunità. Noi vediamo che a un anno dalla laurea il 95% dei nostri laureati già lavora e a tre anni della laurea il 100% dei nostri laureati ha già un’occupazione”.
“Direi che la risposta dei ragazzi oggi è un po’ il sintomo che c’è molta curiosità. Una curiosità che nasce già all’inizio della scuola, perché i ragazzi sono in quinta ma si presentano già anche molti ragazzi di quarta e abbiamo visto in questi anni ragazzi anche di terza superiore”, commenta Federica Terzaghi, Orientamento e recruitment.
“Quindi l’idea è quella di incuriosirli, incuriosirli inizialmente perché poi possano essere accompagnati durante il loro percorso di scelta. Questo è il primo di una serie di appuntamenti che l’Università organizza nei vari campus, i prossimi saranno poi nel mese di gennaio o febbraio, ma poi ci saranno altri open day nel mese di aprile, proprio perché vogliamo rispondere alle esigenze di ogni ragazzo nel momento della scelta universitaria”.
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