Un ragazzo minorenne che si era reso protagonista della vandalizzazione di un autobus SETA in servizio tra Piacenza e la Val Tidone è stato individuato, grazie alle immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza di bordo, e denunciato per furto aggravato.
Chiamata a risponderne, la famiglia del giovane ha manifestato la volontà di risarcire SETA per il danno arrecato, inoltre ha chiesto di poter incontrare i rappresentanti dell’azienda per esprimere il proprio rincrescimento e chiedere scusa per l’accaduto. SETA, quindi, dopo essere stata rimborsata delle spese sostenute per il ripristino del mezzo (ammontanti a circa ottocento euro), ha rimesso la querela e rinunciato ad ogni azione legale avendo registrato il sincero pentimento del ragazzo, che ha anche scritto una lettera di scuse.
L’episodio si era verificato nei mesi scorsi, quasi al termine dell’anno scolastico: il giovane, probabilmente ignaro della presenza di telecamere sul mezzo, aveva manomesso ed asportato un seggiolino dalla corriera che lo portava ogni giorno a scuola a Piacenza. A seguito della denuncia presentata da SETA, i Carabinieri della stazione di Pianello Val Tidone hanno avviato un procedimento ai sensi dell’art.625 del Codice Penale.
Dopo aver acquisito i filmati registrati dal sistema di videosorveglianza del bus, i militari dell’Arma hanno compiuto le opportune indagini riuscendo in breve tempo a risalire all’identità dell’autore del gesto vandalico ed informando i genitori del procedimento in corso.
La famiglia del giovane ha quindi contattato SETA per esprimere la volontà di risarcire l’azienda per il danno subito e chiedendo di poterne incontrare i rappresentanti per formulare personalmente le proprie scuse per l’accaduto. La richiesta è stata accolta: genitori e ragazzo si sono recati presso la sede SETA di via Arda, dove hanno incontrato il referente aziendale per il bacino di Piacenza, Ing. Alberto Marotta, al quale è stata anche consegnata una lettera scritta dal giovane, nella quale si assumeva la piena responsabilità del gesto ed esprimeva il suo sincero rammarico.
Nei giorni immediatamente successivi è stato poi perfezionato a favore di SETA il risarcimento integrale del danneggiamento, consentendo così all’azienda di ritirare la querela e chiudendo definitivamente la vicenda senza ulteriori conseguenze.
“Con questa operazione, che ha avuto il fondamentale supporto dell’Arma dei Carabinieri a cui va il nostro sentito ringraziamento, è stato pienamente centrato un obiettivo prioritario per l’azienda: salvaguardare l’integrità e la sicurezza dei mezzi, identificando e sanzionando gli autori di gesti vandalici o potenzialmente pericolosi. Il messaggio è quindi molto chiaro: i mezzi pubblici sono un patrimonio della collettività, pertanto interverremo ogni volta in caso di danneggiamento per scoprire i responsabili e presentare loro il conto di queste azioni sconsiderate” afferma Elisa Valeriani, Presidente di SETA. “Tutto questo è possibile grazie agli investimenti effettuati per rendere sempre più capillare la presenza sui nostri mezzi di sistemi digitali di videosorveglianza, nonché alla proficua collaborazione instaurata con le forze di polizia che operano nel bacino piacentino, che testimonia l’attenzione nei confronti del servizio di trasporto pubblico e rappresenta un elemento di garanzia per la sicurezza degli utenti e del nostro personale. Inoltre, in questo caso specifico, la nostra azione è stata agevolata dall’intervento di genitori attenti e responsabili che hanno saputo trarre da un episodio spiacevole una preziosa azione educativa e di deterrenza”.
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