Vigoleno in Festa con l’anolino Sabato 22 e Domenica 23 Luglio

Il borgo fortificato di Vigoleno è uno dei monumenti storici più importanti del territorio di Piacenza, sia per l’eleganza delle sue forme che per l’eccezionale integrità dell’intero impianto castrense. L’appartenenza per cinque secoli, quasi ininterrotta, alla nobile famiglia Scotti, ha consentito al borgo di risultare tra quelli meglio conservati.

Radio Sound

Il borgo è racchiuso da imponenti mura merlate da cui spicca l’alto mastio, punto di osservazione privilegiato sul paesaggio della Val Stirone. A Vigoleno, il borgo e il castello si confondono, a formare un unitario sistema difensivo che ha respinto l’assalto del tempo. Colui che ne varca la soglia, fa un vero e proprio salto nel passato, dove può ammirare gli stretti vicoli, le case dalle pietre dorate, la suggestiva chiesa romanica e l’antica fontana, custode delle millenarie vicende del borgo.

Fra i primi ad essere inserito all’interno del prestigioso club de “I Borghi più Belli d’Italia” dell’ANCI, ha anche ottenuto il marchio di qualità turistico – ambientale del Touring Club Italiano, “Bandiera Arancione“.

È un insieme di storia ed arte ma anche di cultura enogastronomica, dove si possono gustare: salumi D.O.P., tortelli, anolini, selvaggina, formaggi accompagnati dai vini D.O.C. dei colli piacentini. Una vera rarità D.O.C. è rappresentata dal Vin Santo di Vigoleno, un passito di limitata produzione conservato in piccole botti di legno per almeno cinque anni.

 

In un luogo così fuori dal tempo, che sembra riportare al X secolo, è ancora forte il legame con i sapori genuini locali. Ogni anno, il penultimo fine settimana di luglio, la piazza si anima con stand gastronomici che permettono di riscoprire i piatti tradizionali, preparati secondo le varianti tipiche del territorio, come gli anolini al Grana Padano o un dolce unico, che vede protagonista un vera rarità della produzione enologica italiana, il Vin Santo di Vigoleno DOC. La scelta di proporre gli anolini in brodo è dettata dalla volontà di valorizzare e fare riscoprire un piatto, che nella Val D’Arda e nelle zone limitrofe si tramanda con una ricetta peculiare, ma non mancano anche i pisarei e fasò, i chisolini con il salume, gli spiedini di carne, accompagnati da buon vino come Gutturnio, Ortrugo…