Vis Pesaro-Piacenza è una sfida che somiglia ad un testacoda. Se i biancorossi piacentini arrivano con il morale effervescente dopo la rimonta sul Vicenza, i biancorossi marchigiani vivono tutt’altro clima. La truppa allenata da Simone Pavan non vince dall’inizio di settembre (8/9, 2-1 sulla Samb) e sta iniziando a sprofondare nei bassifondi della classifica. Con due punti nelle ultime 5 (tre gol segnati e otto subiti), la Vis si adagia sopra un quindicesimo posto che scotta come la lava appena fuoriuscita dal cratere. Domenica non c’è margine d’errore per i marchigiani.
Di tutt’altro umore Arnaldo Franzini ed il suo Piacenza calcio. La trasferta di Pesaro rappresenta per i biancorossi una bella occasione per dare continuità ad un momento positivo da 10 punti in 5 giornate. Sicuramente la vittoria sul Vicenza ha dato morale per il modo in cui è arrivata, ma le imprecisioni che ha notato il mister vanno limitate per provare a trovare punti pesanti anche lontano dal Garilli.
Come di consueto RadioSound punta a conoscere meglio gli avversari dei biancorossi. Questa settimana abbiamo ospitato Federico Principi, giornalista per UltimoUomo e telecronista per Eleven Sports.
“La partenza della Vis Pesaro è stata più complicata del previsto. Dopo le vittorie contro Samb e Cesena ci si aspettava una stagione più tranquilla. La rosa costruita poteva lasciar sperare qualcosa di meglio, e invece l’ultima sconfitta contro la Virtus Verona ha lasciato strascichi importanti. Le dichiarazioni del tecnico Pavan e del DG Crespini hanno sottolineato un atteggiamento insufficiente”.
“Non sono sicurissimo perché il clima potrebbe essere complicato, ed in più manca quella solidità difensiva che tanto aveva caratterizzato la passata stagione (miglior difesa del girone B). Dopo aver testato una linea a 4 mister Pavan si è spostato verso una soluzione a tre, per accontentare Gennari e Lelj. La scelta non ha funzionato. In aggiunta a ciò è nato il problema-portiere. Golubovic, nell’ultima partita, è stato sostituito senza accusare problemi fisici. Viene da un momento difficile con tanti gol subiti e Bianchini sembra avergli rubato il posto da titolare. Ci sono tantissime incertezze, e non credo che il fattore campo le risolverà”.
“In base alla formazione schierata si capisce che tipo di calcio voglia proporre. Dalla presenza, o non presenza, di Voltan e Lazzari passano i destini della Vis in fase offensiva.
L’idea di base è quella di affidarsi al gioco verticale. Malec è perfettamente al centro dalla manovra e le sue sponde miste al gioco fisico sono utili alla squadra.
I cambiamenti nella formazione potrebbero riguardare la fascia destra con il ballottaggio Misin/ Di Nardo”.
“La Vis Pesaro tenderà ad essere più chiusa, come nell’incontro con la Triestina. Al Piacenza toccherà fare la partita un po’ di più di quanto gli piaccia, e di contro alla Vis spetteranno i contropiedi da sfruttare”.
“Voltan. E’ l’uomo più in forma, quello più imprevedibile e soprattutto il più pericoloso”.
Di seguito l’intervista completa a Federico Principi
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