Il Piacenza è già aritmeticamente salvo, mentre lo Zenith deve fare i 3 punti e sperare che il San Marino perda contro l’ultima in classifica United Riccione. Lo Zenith Prato era stato penalizzato per aver schierato Tempestini, un giocatore che non era regolarmente tesserato. Ai toscani è stato tolto un punto per ogni gara in cui è stato utilizzato per un totale di 15, di questi la Corte Federale d’Appello ne ha restituiti 3, accogliendo il ricorso dei pratesi di due settimane fa. Con un successo sul Piacenza lo Zenith andrebbe a quota 28 a -7 dal San Marino con cui disputerebbe i playout.
La truppa di Rossini cercherà di onorare l’impegno, ma è chiaro che le motivazioni tra le due formazioni siano ben diverse: i biancorossi vogliono solo congedarsi nel migliore dei modi dai propri tifosi, ma di fatto, dopo la salvezza ottenuta, non hanno più nulla da chiedere a questo campionato. I locali, invece, vorranno giocarsi con le unghie e con i denti le risicate chance di salvezza.
Esonerato ad inizio ottobre è tornato al timone con una situazione di classifica già compromessa. Stefano Rossini certamente non è riuscito a ripetere l’incredibile ruolino di marcia della stagione precedente, quando sfiorò la promozione, ma ha portato quanto meno la barca al suo porto, lasciando il club nella stessa categoria ed evitando il peggiore dei naufragi possibili, ossia la retrocessione.
“Sono stato felice di tornare, a me non piace abbandonare le situazioni – aveva detto il mister ai nostri microfoni dopo la gara con il Tau – ho imparato tanto da questa esperienza. Quando le cose vanno male bisogna sempre andare alla ricerca di qualcosa in più e questo mi ha aiutato a maturare. Anche in una stagione così complessa ho avuto le mie soddisfazioni. Paradossalmente ne ho avute più dell’anno scorso, nonostante la classifica sia completamente diversa”
Sull’addio: “Sono stipendiato fino al 30 giugno, sul fatto che le nostre strade si separeranno non avevo molti dubbi. Si diceva già da gennaio, nessuno ha smentito niente, per cui avevo già capito da tempo”
La logica fa pensare che gran parte della rosa attuale non faccia più parte del progetto dopo un risultato così lontano dalle aspettative iniziali. Diversa la situazione per Silva, Mannucci, Palma e D’Agostino, che rimangono sotto contratto. Da valutare le situazioni di Andreoli e Somma.
I colloqui tra la società presieduta da Polenghi ed il tecnico di Vernasca sono sempre più fitti ed intensi. C’è l’intesa comune sul progetto e, nonostante la concorrenza agguerrita di alcune piazze, con ogni probabilità al termine del campionato si dovrebbe arrivare all’annuncio ufficiale. Per un piacentino come Franzini Piacenza non può che essere la prima scelta: oltre ad essere da sempre tifoso biancorosso, Franzini ha costruito con questi colori alcuni tra i suoi capolavori professionali da allenatore: dal record di punti in serie D, ad un campionato di alta caratura in C, dove non fu solo sfiorata la promozione in cadetteria, ma si riuscì a riavvicinare la città alla sua squadre del cuore.
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