Di seguito il messaggio di cordoglio della sindaca Katia Tarasconi per la scomparsa di Renato Cravedi.
“È con grande dolore ma anche con il cuore colmo di riconoscenza che la comunità piacentina saluta Renato Cravedi, il “Partigiano Abele”. Ci lascia uno degli ultimi testimoni diretti della nostra Liberazione, un uomo che dopo aver combattuto in prima linea contro il fascismo e il nazismo ha dedicato il resto della sua vita alla memoria della Resistenza e ai valori che essa rappresenta.
Renato Cravedi non si considerava un eroe, ma ha incarnato in modo esemplare il coraggio e la determinazione di chi – non ancora maggiorenne – ha scelto di lottare per la libertà. Per la libertà di tutti noi. Ha vissuto con dignità e umiltà, trasmettendo ai giovani le sue esperienze, non solo come memoria storica ma come insegnamento di vita. Le sue parole, “Non dimenticate la Resistenza, non dimenticate quelli che sono morti per la libertà”, sono un’eredità che abbiamo il dovere di custodire con impegno.
A sua figlia Annamaria, ai suoi nipoti Gianni e Ettore e a tutta la famiglia Cravedi va il mio personale abbraccio più sincero e quello di tutta Piacenza che oggi ho l’onore di rappresentare. La testimonianza di Renato, la sua passione e il suo impegno non saranno mai dimenticati, e continueranno a vivere nelle generazioni che ha ispirato con la sua storia e il suo esempio.
Grazie, Renato, per averci insegnato che la libertà e la democrazia sono beni preziosi e irrinunciabili da custodire ogni giorno”.
“Protagonista e prezioso testimone di quella stagione indimenticabile alla quale il nostro Paese deve la libertà e la democrazia, la lotta di Liberazione”. Lo scrive la parlamentare piacentina del Partito Democratico Paola De Micheli, nel ricordare la figura di Renato Cravedi, il partigiano “Abele” che ci ha lasciato a 98 anni. “A Renato e alla sua famiglia mi legava un’affettuosa amicizia – prosegue – e ogni volta che ci incontravamo le sue parole erano di ammonimento sul valore della democrazia e di incoraggiamento, per portare avanti i principi della Costituzione. Con la volontà di narrare e trasmettere alle giovani generazioni la vicenda di combattente sulle montagne piacentine ha incarnato a pieno la moralità e il profondo senso di giustizia dei nostri partigiani. Lo ha fatto con una tenacia esemplare e al tempo stesso con discrezione, lasciandoci un’eredità di fondamentale importanza. Alla figlia Annamaria, alla famiglia Cravedi e all’Anpi di Piacenza voglio far arrivare il mio cordoglio e un grande abbraccio”.
“Ho appreso con dolore della morte di un uomo dalla grande umanità ed umiltà. Un uomo che ha attraversato la storia drammatica del Paese in modo eroico. Ma senza rinunciare ad un sentimento di pietà e di comprensione. Mi fece il regalo di raccontarmi tanti di questi momenti. Un uomo da ricordare”.
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