Alternativa per Piacenza torna sull’acceso dibattito avvenuto in consiglio comunale lunedì scorso quando in aula si è parlato della Giornata del Ricordo. Sara Soresi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, aveva criticato il convegno organizzato alcuni giorni prima da Anpi, accusando l’associazione di voler giustificare la tragedia delle foibe. Soresi ha poi chiesto di conoscere i finanziamenti pubblici di cui Anpi gode. Un attacco che centrosinistra e Alternativa Per Piacenza non hanno digerito.
Alternativa per Piacenza guarda con sdegno ai rigurgiti fascistoidi che inquinano la discussione politica, senza risparmiare purtroppo la nostra città, Medaglia d’Oro al Valor Militare per la Resistenza! Ancora più grave è l’eco che arriva dalle aule istituzionali degli attacchi scomposti verso ANPI che, per statuto, trasmette la memoria di chi ha immolato la vita per ridare dignità a un popolo intero, prendendo le armi contro i fascisti e i loro alleati tedeschi e ponendo le fondamenta della Repubblica Italiana.
Chi con superficialità o malafede ignora che ogni singolo atto di violenza politica, sia pure verbale, altro non è che un triste rimando a quelle azioni squadriste che iniziarono proprio con togliere il diritto di parola, agisce in pieno stile fascista, dimostrando un vergognoso rifiuto di fare i conti con la Storia e i suoi insegnamenti.
Il recente attacco al Presidente dell’ANPI e le precedenti polemiche sul c.d. “bollino antifascista” altro non sono che la dimostrazione, in ambito locale, di quanto bisogno ancora oggi ci sia, e con impegno tutt’altro che anacronistico, di antifascismo in Italia.
Bene hanno fatto l’Amministrazione, la maggioranza e i nostri due consiglieri, Luigi Rabuffi e Stefano Cugini, a respingere uniti, con la fermezza del caso, questi tentativi di revisionismo, che distolgono l’attenzione dal fine ultimo delle giornate di commemorazione: il rispettoso ricordo di coloro che i comportamenti di inumana violenza li hanno dovuti subire sulla propria pelle e il conseguente impegno che mai più si debbano soffrire regimi antidemocratici, di qualunque colore e provenienza.
L’Italia si fonda sui valori di libertà, uguaglianza e pluralismo che definiscono la Costituzione irrevocabilmente antifascista, che troverà sempre l’impegno delle forze e delle Istituzioni genuinamente democratiche a sua difesa, nell’interesse di tutti, anche di quelli che incredibilmente provano nostalgia per chi, quei valori, li ha calpestati e disonorati, nel sangue e nella brutalità di una feroce dittatura.
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