Appennino Festival 2022, doppio appuntamento in Val Trebbia il 22 e 23 agosto. Per celebrare la fine dell’estate ci vuole una festa. Così l’Appennino Festival organizza per lunedì 22 agosto una serata di musica e danze, di racconti e canti. È la Festa musicale di fine estate, questo il titolo della serata che si terrà a Bobbio, nel chiostro di San Colombano dalle 21.
Numerosi sono i protagonisti a cominciare dagli Enerbia diretti da Maddalena Scagnelli che è anche la direttrice artistica del Festival, organizzato da “Le Vie del Sale” con il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano, di Credit Agricole, della Regione Emilia Romagna, del Ministero per i beni e le attività culturali e di alcuni sponsor privati.
Tra i musicisti attesi ci sono le coppie strumentali di piffero e fisarmonica composte da Gabriele Dametti, Davide Bazzini, Fabio Paveto e Franco Guglielmetti, ma anche Carlo Gandolfi con le sue cornamuse, il chitarrista Massimo Visalli e Nicola Rulli con la sua mandola. La serata proporrà alessandrine e monferrine, gighe e altri balli di coppia. Ci saranno anche i gruppi di ballerini coordinati da Patrizia Bosini, il fotografo Giacomo Turco e la studiosa Valentina Cinieri.
Martedì 23 invece l’Appennino Festival approda a Ottone: è una tradizione il concerto nella chiesa di San Bartolomeo dove alle 18 sono previsti gli “Arpeggi al tramonto” con Massimo Lonardi al liuto e il duo di piffero e fisarmonica composto da Davide Bazzini e Fabio Paveto.
Lonardi svolge un’intensa attività concertistica con il liuto rinascimentale, la chitarra rinascimentale, la vihuela e l’arciliuto, dedicando particolare attenzione al repertorio rinascimentale italiano, del quale ha curato alcune edizioni critiche.
Ha effettuato registrazioni per le case Ricordi, Erato, Tactus, Jecklin, Edelweiss, Agorà, Nuova Era e Stradivarius, tra le quali numerosi cd monografici dedicati alle opere per liuto di Francesco Canova da Milano, Pietro Paolo Borrono, Joan Ambrosio Dalza, Vincenzo Capirola e John Dowland, come pure alle opere per vihuela di Luis de Milán. Ha insegnato in numerosi corsi di perfezionamento in tutta Italia ed è docente di liuto presso l’Istituto Superiore di Studi Musicali “Franco Vittadini” di Pavia e presso la Scuola di Musica Antica di Venezia.
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