Economia

Ausl, negativo di 69 milioni di euro, ricavi in calo del 7 per cento: “Spese inevitabili in crescita di 26 milioni di euro”

Un disavanzo finale di 69 milioni di euro, ricavi in calo del 7,6% rispetto all’anno precedente e un incremento di oltre 26 milioni di euro per la spesa in beni sanitari, soprattutto a causa dei nuovi farmaci oncologici. Questi sono i principali numeri del bilancio preventivo 2025 dell’Azienda Sanitaria Locale di Piacenza, approvato – seppur con diverse astensioni (15) e quattro voti contrari – durante la conferenza sociosanitaria svoltasi mercoledì 16 luglio in Provincia.

Nel bilancio preventivo 2025 dell’Ausl di Piacenza si prevede un calo dei ricavi del 7,6%, per un totale rispetto al consuntivo dell’anno precedente. A fronte di queste minori entrate, aumentano però significativamente alcune voci di spesa, soprattutto per l’acquisto di nuovi farmaci oncologici e onco-ematologici appena approvati dall’Aifa, che entreranno in uso per i pazienti più gravi. Il costo aggiuntivo stimato per questi medicinali supera i 26 milioni di euro.

«Si tratta di spese inevitabili – spiega la direttrice generale Paola Bardasi – legate a fattori che vanno oltre la sfera decisionale dell’azienda e delle stesse Regioni». Tra queste, rientrano anche i rinnovi contrattuali per il personale sanitario, non sanitario e convenzionato, che comportano ulteriori costi strutturali.

Secondo la tabella previsionale illustrata da Bardasi, il costo per i beni sanitari aumenterà del 6%, passando da 119 a 126 milioni di euro, a causa proprio dei nuovi farmaci. Crescono anche i servizi non sanitari (+2,9%), un’area su cui l’azienda ha poco margine di manovra, soprattutto a causa dei rincari energetici e delle spese per il noleggio di attrezzature mediche. In mancanza di investimenti strutturali, infatti, molte apparecchiature devono essere affittate per garantire continuità agli interventi chirurgici e diagnostici.

A completare il quadro dei rincari, l’aumento dell’1,7% per la voce “altri servizi sanitari”, che comprende anche il nuovo accordo con le farmacie dei servizi. «Questa è un’integrazione importante – ha sottolineato Bardasi – che rappresenta un passo in avanti nella direzione della sanità territoriale e della prossimità al cittadino».

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