Nel corso dei lavori di ieri dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, il Consigliere regionale Lodovico Albasi ha presentato un secondo Ordine del giorno (il primo odg è collegato invece al Bilancio regionale a sostegno del percorso di approvazione del nuovo Regolamento europeo per il contrasto alle pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare, specie a favore dei piccoli e medi agricoltori – inviatovi ieri) che impegna la Giunta regionale ad avviare una verifica approfondita sulla possibilità di introdurre la domiciliazione bancaria come ulteriore modalità di pagamento della tassa automobilistica regionale. «L’obiettivo dell’Ordine del giorno – spiega Albasi (PD) – è quello di valutare in modo serio e tecnico se sia possibile affiancare agli strumenti già esistenti una modalità di pagamento automatica, che possa semplificare l’adempimento per i cittadini e, allo stesso tempo, contribuire a rendere più regolari e prevedibili i flussi di entrata per la Regione».
Il bollo auto rappresenta una componente rilevante delle entrate proprie regionali e il suo gettito concorre in modo significativo all’equilibrio del bilancio e al finanziamento delle politiche pubbliche. Attualmente il pagamento avviene attraverso diversi canali, in larga parte basati sul sistema PagoPA, che garantisce tracciabilità e sicurezza delle operazioni.
«La domiciliazione bancaria – sottolinea il Consigliere – non viene proposta come una soluzione automatica o immediata, ma come un’ipotesi da verificare con attenzione, coinvolgendo i soggetti competenti, a partire da ACI e dal servizio di tesoreria. È necessario valutare la fattibilità tecnica, economica e giuridica, nonché l’integrazione con i sistemi già in uso».
Albasi ricorda inoltre che esperienze maturate in altre Regioni mostrano come strumenti di pagamento automatico possano contribuire a ridurre ritardi e inadempienze, con effetti positivi sia per i contribuenti sia per l’amministrazione regionale. «Una maggiore regolarità nei versamenti – aggiunge – può tradursi in una migliore programmazione finanziaria e in minori costi legati alle attività di recupero».
L’Ordine del giorno impegna infine la Giunta a valutare, qualora le verifiche abbiano esito positivo, l’opportunità di avviare una fase di sperimentazione limitata e monitorata, da estendere progressivamente sulla base dei risultati ottenuti.
«Si tratta – conclude Albasi – di un atto di indirizzo pragmatico, che non introduce nuovi obblighi ma apre un percorso di valutazione. L’innovazione amministrativa, quando è ben progettata e sostenibile, può rendere il rapporto tra cittadini e istituzioni più semplice ed efficiente, senza compromettere la solidità dei conti pubblici».
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