“Mai prima d’ora una misura di questo tipo era stata applicata dalla Prefettura su un cantiere pubblico a Piacenza. Ci troviamo di fronte a un fatto grave, senza precedenti, che getta un’ombra pesante sulla gestione dell’intera operazione legata a Piazza Cittadella”. Lo sostiene il centrodestra, con riferimento alla misura di “prevenzione collaborativa” che la prefettura ha deciso per il cantiere gestito da GPS – Piacenza Parcheggi.
Ancora più grave, però, è che il centrodestra ha iniziato ad avvertire l’Amministrazione fin dal 2023, chiedendo maggiore prudenza, trasparenza e attenzione.
Non solo si è andati avanti, ma lo si è fatto con un’ostinazione tale da causare perfino le dimissioni dell’allora presidente della Commissione Legalità, evidentemente messo in difficoltà da scelte che non condivideva.
E si è proseguito anche nel 2024, nonostante le gravi e persistenti carenze sulle garanzie bancarie, nonostante la fideiussione falsa e nonostante vi fosse la concreta possibilità di uscire dal contratto a costo zero – anzi, con la possibilità di chiedere un risarcimento danni.
Nel 2025, poi, la doccia fredda: scopriamo dell’esistenza di un procedimento di interdittiva antimafia, che si chiude con un provvedimento di prevenzione collaborativa, misura che impone il controllo del concessionario da parte della Prefettura per un anno.
Una misura che, paradossalmente, rischia di essere ancora più problematica: perché l’interdittiva avrebbe consentito di risolvere il contratto e sostituire il concessionario.
La prevenzione collaborativa, invece, non consente la sostituzione dell’attuale gestore, ma obbliga a una sorveglianza esterna che inevitabilmente allungherà ulteriormente i tempi del cantiere, lasciando tutto in una pericolosa situazione di sospensione e incertezza.
Un colpo ancora più duro per la città, per i cittadini e per l’Amministrazione stessa.
Auspichiamo che l’Amministrazione riconsideri seriamente il rapporto fiduciario con il concessionario e si attivi per approfondire ogni aspetto economico legato all’intervento su Piazza Cittadella, a partire dalla reale esistenza di una copertura finanziaria a carico del concessionario che, carte alla mano, non è mai stata confermata.
Il rischio, concreto, è di trovarci a breve con la piazza sventrata e il cantiere abbandonato. La questione delle garanzie bancarie resta inoltre totalmente opaca.
Ci auguriamo che vengano rese pubbliche al più presto le prescrizioni imposte al concessionario, e che venga convocata immediatamente la commissione competente, con l’audizione del legale rappresentante di Piacenza Parcheggi, per fare luce piena su quanto accaduto.
Se oggi Piazza Cittadella è un cratere vuoto da mesi e mesi, la responsabilità è solo di chi – con ostinazione e arroganza – ha voluto portare avanti un’operazione che, fin dal 2023 e con ancora maggiore evidenza nel 2024, si mostrava per quello che era: inadeguata, insostenibile, inopportuna.
Il tempo delle scuse è finito. Ora servono risposte. E servono subito.”
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