I rigidi provvedimenti presi dal governo per contrastare l’emergenza coronavirus, dalla serrata di molte attività commerciali alla chiusura delle scuole, “non potranno che essere prorogati alla scadenza”. Lo annuncia il premier Giuseppe Conte.
“Le misure restrittive stanno funzionando – spiega Conte dopo aver finito la riunione a Palazzo Chigi con i ministri, alcuni collegati in videoconferenza – ed è ovvio che quando raggiungeremo un picco e il contagio comincerà a decrescere, almeno in percentuale, speriamo fra qualche giorno, non potremo tornare subito alla vita di prima”. Il premier non si sbilancia sui tempi della proroga dei provvedimenti.
Dal Comitato tecnico scientifico, sulle pagine di Repubblica, intanto arriva un parere sulle scuole: “Non ha senso aprire prima di 60 giorni”. Quasi certamente, dunque, il termine del 3 aprile non basterà e le lezioni rimarranno ancora sospese.
In alcune aree di Lombardia e Veneto non si va in classe dal 21 febbraio. A Piacenza da venerdì 21 febbraio. Non basta.
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