“Il S.I.Cobas Piacenza e Nazionale, a fronte della grandissima giornata di venerdì 3 ottobre che ha visto a Piacenza una manifestazione imponente di oltre 3.000 persone al grido di “fermiamo il genocidio del popolo palestinese”, è venuto a conoscenza della querela sporta dalla consigliere comunale Sara Soresi contro un nostro compagno”. Così inizia la nota del sindacato Si Cobas in risposta alla querela sporta da Soresi dopo le vicende durante il corteo per la Palestina di venerdì scorso.
Il tutto nasce dal tentativo di Soresi di strappare la bandiera palestinese esposta dal palazzo del Comune. I manifestanti, una volta venuti a conoscenza del fatto, sono divenuti furiosi e volevano dirigersi sotto al palazzo comunale per esprimere sdegno contro questo comportamento provocatorio contro tutta la cittadinanza scesa in piazza.
All’improvviso, Soresi si è recata nelle vicinanze del furgone alla testa del corteo con atteggiamento di sfida verso i manifestanti, innescando l’intervento del nostro responsabile sindacale Carlo Pallavicini al fine di evitare scontri o violenze verso la stessa da parte dei manifestanti. Soresi è stata invitata ad andarsene dapprima con le parole e poi, di fronte alla sua insistenza, con il semplice slogan “vergogna”.
Palese era il tentativo di far avvenire incidenti che avrebbero deviato l’attenzione dal dato politico della manifestazione. E’ stato proprio l’intervento di Pallavicini a determinare che la manifestazione non deragliasse, anche tramite il suo invito a far proseguire il furgone, sino all’arrivo delle forze dell’ordine che hanno allontanato Soresi.
Il S.I.Cobas condanna il comportamento di Soresi, che volgiamo evidenziare come del tutto inadeguato a una rappresentante istituzionale, e invita tutti i rappresentanti delle istituzioni ad accogliere le richieste portate dalle pubbliche manifestazioni piuttosto che a sfidarle con provocazioni irresponsabili.
Abbiamo appreso dai giornali delle azioni annunciate da Soresi contro il nostro compagno e annunciamo che metteremo in campo a sua difesa tutte le risposte sul piano politico, legale e sindacale coinvolgendo l’intero territorio nazionale al fine di difendere la libertà di tutti i cittadini e le cittadine che manifestano per esprimere le proprie idee.
Nei prossimi giorni saranno realizzate iniziative e manifestazioni contro il genocidio a Gaza e contro il comportamento dell’esercito israeliano, nonché contro il maltrattamento subito dai cittadini a bordo della Flottilla. Ciò che avviene in questo momento oltre il mare sono veri e propri crimini di guerra, e non sarà la ricerca di pubblicità di Soresi a poter oscurare mediaticamente questo dato.
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