Croce Rossa Piacenza,formati trenta nuovi operatori specializzati in emergenza di protezione civile. Si è concluso sabato 27 aprile il corso di formazione con una esercitazione pratica e con esame teorico. Nell’ex caserma di via Dante Alighieri dei vigili del fuoco i corsisti – sia volontari che dipendenti del Comitato provinciale CRI di Piacenza – si sono cimentati nel montaggio delle strutture campali e del pma, posto medico avanzato, allestendo di tutto punto in poche ore quello che, di fatto, è un piccolo ospedale da campo, ripartito in più aree, per poter ospitare (all’occorrenza e in caso si verifichino calamità naturali o maxi emergenze) pazienti suddivisi in base alla gravità del quadro clinico.
“Siamo davvero soddisfatti per aver formato questi nuovi operatori dopo un corso intensivo durato oltre un mese – commenta Federico Iesini, volontario della Croce Rossa di Piacenza e istruttore di protezione civile – Ci siamo concentrati sia sugli aspetti normativi che quelli logistici e tecnici, con simulazioni dedicate ad affinare, di volta in volta, le tecniche operative e fino a saper interfacciarci al meglio nell’utilizzo delle telecomunicazioni”.
Alla prova finale di sabato hanno partecipato anche le specialità di Croce Rossa di Piacenza, dall’unità cinofila, al gruppo Opsa (operatori polivalenti soccorso in acqua) e il gruppo specializzato nelle telecomunicazioni.
“Sono orgoglioso che da oggi possiamo contare su questi trenta nuovi operatori che hanno brillantemente superato questo corso – sottolinea Michele Gorrini, delegato provinciale dell’Area emergenza e protezione civile della Croce Rossa di Piacenza –Di particolare importanza era che tutti i ragazzi potessero prendere confidenza con le molteplici attrezzature e mezzi speciali di cui dispone il nostro Comitato Provinciale”.
E aggiunge: “L’efficacia degli interventi di protezione civile si basa soprattutto sulla collaborazione e sul coordinamento di tutte le componenti sociali che ne fanno parte, con la finalità di raggiungere un assetto organizzativo efficace e diffuso capillarmente su tutto il territorio. L’obiettivo è quello di creare un sistema di pronta risposta in caso di calamità, valorizzando al massimo le peculiarità e le professionalità di ciascuna componente, in piena integrazione con le forze istituzionali e 118”.
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