Dad per gli studenti senza vaccino, il pedagogista Novara: “E’ discriminazione. Smettiamola di considerare la scuola un focolaio epidemico” – AUDIO

Dad per gli studenti senza vaccino nel caso di almeno due positività in una classe: fa discutere l’ipotesi messa sul tavolo dalle Regioni per modificare il protocollo scolastico con nuove norme in tema di quarantena. Nel caso di due o più studenti positivi, alle elementari e in prima media, erano state pensate regole diverse per i ragazzi vaccinati, o guariti dal Covid, e quelli che non lo sono. L’ipotesi ha scatenato diverse polemiche e le Regioni hanno poi modificato le richieste al Governo.

Secondo l’ultima bozza, alle elementari e in prima media, con 4 o più contagi in classe, è prevista una settimana la Dad e la quarantena per tutti gli alunni della classe, oltre al tampone. Sotto questa soglia è prevista l’autosorveglianza per tutti. Per seconda e terza media e per le superiori le Regioni hanno chiesto che la classe vada in quarantena con tre o più casi positivi in classe per sette giorni, al termine dei quali sarà effettuato un test antigenico l’ultimo giorno o molecolare tra il quinto e il settimo.

Ci si arrampica sui vetri – commenta in diretta a Radio Sound il noto pedagogista piacentino Daniele Novara – con le proposte più strampalate e sono i giovani a essere presi di mira. In particolare è da due anni che subiscono e quindi il termine discriminazione è legittimo (nel caso della  proposta di mettere in Dad solo i non vaccinati). 

Cosa bisogna fare?

Quello che non viene considerato, ma sarebbe ora di cambiare capitolo, è che la scuola non è un focolaio epidemico. Questo è falso da tutti i punti di vista. Non ci sono riscontri. Infatti diversi paesi fondatori dell’Europa unita hanno scelto sempre la strada di tenere gli istituti aperti. In particolare per un motivo molto semplice: sono un presidio di salute e sicurezza sanitaria. Infatti i contagi sono scoppiati propio nel periodo delle feste a scuole chiuse.

Intanto i ragazzi continuano a soffrire di queste situazioni

E’ la generazione del Covid e delle restrizioni. La generazione che ha indebolito la propria riserva cognitiva. Soprattutto perché sono state troppe le sospensioni scolastiche.

Ci saranno danni nei ragazzi?

Sì. Li vedremo tra 10/20 anni. Sono danni significativi, quindi il buon senso farebbe evitare nuove restrizioni per i giovani. Ci sono già tante norme, ricordiamo che devono già seguire le lezioni con le mascherine. Devono stare distanziati senza la possibilità di condividere una penna con i compagni. Da nessuna parte ci sono regole così rigide e severe, cosa si vuole chiudere ancora ai ragazzi?

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