“A un anno dalla scadenza dei contratti dei lavoratori assunti con fondi Pnrr nell’ambito dell’Ufficio per il Processo, il Ministero della Giustizia non dà certezze sulla loro completa stabilizzazione”.
“Personale di ruolo e personale precario, insieme, hanno consentito un reale avanzamento del sistema Giustizia – afferma Melissa Toscani, Segretaria Generale Fp Cgil – ma senza risorse adeguate rischiamo di disperdere un enorme patrimonio di competenze e innovazione. Almeno 6.000 lavoratori su 12.000, assunti – vala la pena ricordarlo – tramite concorso pubblico, potrebbero ritrovarsi disoccupati, vanificando gli obiettivi del Pnrr e gli importanti investimenti fin qui realizzati”.
Il personale di ruolo già oberato e che da trent’anni non vedeva investimenti nel comparto giustizia rischia di trovarsi di nuovo solo a combattere contro una mole di lavoro sfiancante per tentare, come fatto fino al 2022, di reggere il sistema e fornire comunque una risposta adeguata ai cittadini. Un contesto che si riverbera anche sul sistema della Giustizia a Piacenza.
Inoltre, denuncia Toscani, “il Dicastero di via Arenula è l’unico a rifiutare il confronto sindacale per il Contratto Integrativo di Ente, indispensabile per recepire le novità del CCNL 2019-2021, definire il nuovo ordinamento professionale compresa l’individuazione dei profili professionali effettivamente aderenti alle attività oggi svolte, come appunto i nuovi profili introdotti dal Pnrr, e attivare le procedure per un piano di assunzioni strutturali”.
L’assemblea del personale avvenuta a Piacenza la mattina del 30 giugno ha approvato un ordine del giorno sulle criticità del sistema; inoltre ha avviato unba raccolta di firme per sensibilizzare il Ministero sulla stabilizzazione dei precari che è stata accolta in modo molto partecipato da coloro che sono gravitati attorno a vicolo del Consiglio: avvocati, dipendenti del Tribunale e della Procura e anche semplici cittadini.
Al termine dell’iniziativa, i delegati della Fp Cgil di Piacenza con Toscani hanno incontrato il Prefetto, che ha assicurato piena disponibilità a rappresentare la vertenza nelle sedi istituzionali.
“Alla luce del successo dell’iniziativa che ha posto i temi della Giustizia e della qualità del servizio e del lavoro al centro del dibattito – conclude Toscani – la Fp Cgil non potrà che continuare con maggior forza, a tutti i livelli, la mobilitazione per la stabilizzazione di tutto il personale precario della Giustizia; insieme alla vertenza che punta alla definizione del Contratto Integrativo di Ente, corredato da imprescindibili stanziamenti economici”.
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