La Lega Piacenza chiede all’amministrazione comunale di “mettere la testa e di impegnarsi in prima linea per rilanciare tutto il comparto di via Dante, una delle vie storiche e più importanti della città, che merita attenzione, sicurezza e nuove opportunità di vivibilità”.
Innanzitutto è fondamentale affrontare con decisione il problema della sicurezza, disponendo da subito — il Sindaco può predisporli anche da domani — controlli appiedati costanti e non a spot della Polizia Locale da metà pomeriggio in poi, ossia nella fascia oraria solitamente più problematica. È una misura semplice, efficace e immediatamente attuabile: residenti e commercianti non potrebbero che essere contenti di controlli costanti e non a spot. Su questo fronte è importante controllare insieme alle altre forze dell’ordine e l’Ausl gli aspetti igienico-sanitari di quei negozi che possono avere problemi in tal senso, per ristabilire la legalità.
C’è inoltre una questione legata alla sicurezza stradale, infatti troppi monopattini o biciclette elettriche motorizzate utilizzano la pista ciclabile in modo irregolare, causando problemi ai pedoni che escono o entrano nei negozi o che semplicemente passeggiano: avere controlli appiedati della Polizia Locale sarebbe utile anche in tal senso.
Accanto alla questione della sicurezza, crediamo sia necessario restituire vita e socialità alla via, sfruttando gli spazi esistenti come per esempio i giardini pubblici, per creare momenti di convivialità. In questo senso, l’amministrazione potrebbe coordinarsi con le associazioni di categoria per organizzare eventi che coinvolgano sia i commercianti della zona, sia altri operatori interessati, con l’obiettivo di valorizzare il tessuto economico e rendere la zona più attrattiva e sicura. Perchè non rilanciare ad esempio i “giovedì di via Dante” con la bella stagione? Perchè non organizzare nei giardini pubblici eventi ed attività di ogni tipo per ravvivare tutta la zona?
Non serve aspettare l’esito di bandi o finanziamenti straordinari: queste iniziative si possono avviare da subito, con impegno e volontà politica. Ben vengano eventuali risorse aggiuntive da attrarre. ma non bisogna aspettare quelle per partire. La maggior parte dei fruitori e dei commercianti è regolare, ed è proprio su di loro che bisogna investire, per aiutarli a rimanere e di conseguenza avere un presidio fondamentale per il quartiere.
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