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Mobilitazione nel mondo della scuola, personale Covid in scadenza il 31 dicembre. Zavattoni (Cgil): “C’è preoccupazione per la sicurezza degli istituti” – AUDIO

Mobilitazione nel mondo della scuola, personale Covid in scadenza il 31 dicembre. Zavattoni (Cgil): “I contagi aumentano, siamo preoccupati per la sicurezza e sanificazione degli istituti”. I sindacati chiedono risposte su cinque temi. In particolare l’agitazione riguarda il rinnovo contrattuale, l’organico Covid in scadenza il 31 dicembre, le classi troppo numerose, il precariato e le misure a costo zero disattese . Cercheremo risorse – affermano dal ministero – ma secondo le sigle non definiscono né capitoli di spesa, né possibili incrementi. 

Secondo FLC Cgil, UIL Scuola, Snals-Confsal e Gilda Unams servono segnali concreti non aperture di dialogo. Soprattutto perché il dialogo con il Ministro è sempre stato franco e aperto e non è mai stato interrotto, ma ora servono misure che diano valore alla scuola, dignità professionale al personale.

Questo nuovo personale aggiuntivo arrivato durante la pandemia si è rivelato indispensabilespiega il Segretario Generale Provinciale della FLC CGIL Giovanni Zavattonima il loro apporto è ancora necessario. Infatti stiamo andando verso una quarta ondata di Covid, i contagli all’interno delle scuole stanno aumentando. Inoltre questa situazione ha fatto capire quanto nella scuola serva intervenire in tema di personale. In particolare serve investire per la stabilità d’organico. Noi arriviamo dalla riforma Gelmini che solo in Provincia aveva tolto 27 unità di personale ATA mai più recuperati. Ora speriamo si possa fare una proroga fino al termine dell’anno scolastico per queste figure così importanti. Siamo molto preoccupati per la marea di posti di lavoro che andranno persi e per la vigilanza, santificazione e sicurezza delle nostre scuole”. 

Mobilitazione nel mondo della scuola, personale Covid in scadenza il 31 dicembre. AUDIO INTERVISTA AL Segretario Generale Provinciale della FLC CGIL Giovanni Zavattoni

I temi posti dai sindacati in una nota stampa

  1. Rinnovo contrattuale.
    Sia rispetto al comparto della pubblica amministrazione sia rispetto al comparto Scuola, Università e  Ricerca, solo la scuola è ancora senza atto di indirizzo all’Aran. Nessun tavolo negoziale è stato avviato, né risorse adeguate sono state inserite nella Legge Finanziaria all’esame del Parlamento.

    La richiesta – anche alla luce degli investimenti strutturali previsti nel PNRR – è di un adeguato riconoscimento del lavoro delle persone che andranno a realizzare, a rendere concretamente praticabili quelle misure.

    Un rinnovo contrattale dignitoso. In linea con i rinnovi che si vanno delineando per la PA. Il divario stimato è di circa 350 euro tra scuola e settori dell’amministrazione con requisiti equivalenti.

    Se guardiamo a quello che sarà l’impatto delle risorse stanziate il quadro è desolante. 87 euro di aumento previsto a cui si potranno aggiungere 12 euro, e non per tutti, finalizzati sulla base della ‘dedizione’.
    Finalizzazione basata su una norma che allude ad un criterio sorprendente, quanto inedito – quello della dedizione – deciso in Legge di Bilancio.
    Incursione legislativa su materie che sono di stretta competenza negoziale.
  2. Organico Covid.
    L’organico di emergenza utilizzato in pandemia per garantire le misure di sicurezza nelle scuola e per sdoppiare le classi troppo numerose.
    Per questo organico sono previste risorse solo per il personale docente, non per il personale ATA.
  3. Classi troppo numerose.
    Un tema così sensibile, che con il perdurare della situazione di emergenza sanitaria, appare non più rinviabile, che doveva portare ad una riduzione di alunni per classe, non solo nei grandi centri urbani ma su tutto il territorio nazionale avviene a organico invariato, con una distribuzione interna.
  4. Misure a costo zero disattese.
    Le misure legate a situazioni professionali come quella dei dirigenti amministrativi facenti funzione, o attinenti al lavoro del personale come il blocco della mobilità per legge, invece che regolato per contratto, sono due esempi di misure che possono essere prese a costo zero.
  5. Precariato.
    Quello legato al personale precario è un obiettivo sul quale nessun confronto è stato aperto. Il Patto per la Scuola sottoscritto ad aprile contiene misure che vanno in tale direzione ma a questo Patto non è mai stato dato seguito.

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