Campionessa sia in piscina sia nelle gare in acque libere. È Ambra Nicolini, nuotatrice piacentina che da sempre difende i colori della Vittorino da Feltre e che già da qualche anno fa parte della squadra Master allenata da Cristiano Zappa.
Dopo aver vinto il Campionato italiano sulla distanza del miglio nel 2024, quest’anno la giovane nuotatrice piacentina ha compiuto un’altra grande impresa agonistica salendo sul secondo gradino del podio alla Traversata dello Stretto. Ambra Nicolioni si è infatti messa in evidenza nella 61ª edizione di questa affascinante e impegnativa gara, concludendo la sua prova al secondo posto della classifica femminile Master Assoluta con il tempo di un’ora, trenta minuti e 44 secondi.
Non una gara qualsiasi, quindi, ma l’epica sfida natatoria in acque libere in quel braccio di mare che separa la Sicilia dal continente, una gara che si svolge da oltre settanta anni su un percorso marino che parte da Punta Faro, in provincia di Messina, e arriva fino a Villa San Giovanni, in provincia di Reggio Calabria. Il percorso, di 6.500 metri, prende il via a sud di Capo Peloro da dove i nuotatori proseguono verso nord lungo la costa siciliana fino a raggiungere, dopo 700 metri, la prima boa di virata; da qui gli atleti iniziano l’attraversamento dello Stretto fino alla seconda boa di virata, dopo oltre 4 chilometri dalla partenza, nelle acque antistanti la Chiesa della Madonna di Porto Salvo a Cannitello, dirigendo in direzione sud lungo la costa. Ancora un giro di boa per gli ultimi duemila metri di gara che portano i concorrenti all’arrivo sul porticciolo turistico del lungomare di Villa San Giovanni.
La gara, limitata per motivi di sicurezza a un massimo di ottanta atleti provenienti da tutta Italia ma anche dall’estero, vede in abbinamento un nuotatore e un barcaiolo, perché proprio il barcaiolo ha il non facile compito di indicare all’atleta la rotta da seguire e il percorso migliore per evitare le forti correnti. I nuotatori attraversano zone marine che passano da una profondità di pochi metri fino a quasi mille metri.
“La presenza del barcaiolo è fondamentale perché a volte si incontrano correnti che ti portano completamente fuori rotta e che rischiano di disorientati. E’ stata davvero una sfida avvincente ed emozionante, e essere riuscita a salire sul podio con l’argento al collo, dopo oltre un’ora e mezza di gara, è davvero motivo di grande soddisfazione e di orgoglio. Una vittoria che condivido con tutti i compagni della mia squadra Master della Vittorino da Feltre”.
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