Politica

Centrodestra all’attacco: “Piazza Cittadella è un disastro e il centro storico è impoverito, Tarasconi dovrebbe dimettersi”

Si torna a parlare di Piazza Cittadella e questa volta il centrodestra spende parole pesanti, chiedendo le dimissioni del sindaco Tarasconi. Ma andiamo con ordine.

In consiglio comunale si è discusso di tre casi giudiziari, tre casi che hanno visto il Comune sconfitto e che costeranno all’ente 4.148,80 euro.  Una cifra esigua, dopotutto, che in consiglio comunale avrebbe dovuto rappresentare un passaggio informativo rapido, un passaggio formale. Peccato che una delle tre sconfitte riguardi un contenzioso con Piacenza Parcheggi, già nell’occhio del ciclone per il cantiere di Piazza Cittadella e non solo.

“La Corte di giustizia tributaria di primo grado di Piacenza ha condannato l’ente a pagare un totale di 3.132,32”, conferma l’assessore al Bilancio, Gianluca Ceccarelli.

Un episodio che ha infiammato gli animi. Sara Soresi, di Fratelli d’Italia, in aula è tornata su una recente intervista nella quale Tarasconi ha detto di aver preso in considerazione l’idea di rescindere il contratto con Piacenza Parcheggi. Parole che il centrodestra ha criticato duramente. Critiche arrivate anche con una nota congiunta in cui gli esponenti dell’opposizione hanno chiesto persino le dimissioni del sindaco.

Il contenzioso perso dal Comune

Critico, parlando del contenzioso, anche Luigi Rabuffi, di Alternativa per Piacenza. “Questa sentenza è certamente quella che solletica di più l’appetito, anche un po’ polemico, che noi tutti abbiamo quando siamo qua. Perché a vincere questa causa è proprio quella Piacenza Parcheggi che da almeno un paio d’anni sta tubando i nostri sogni con la vicenda del parcheggio interrato di piazza Cittadella. I nostri sogni e quelli dei piacentini, naturalmente”, commenta Rabuffi.

“Questo debito fuori bilancio ci riporta al colabrodo di contratto del maggio 2013. A questo si aggiunge il capolavoro dell’addendum del dicembre 2024, in cui si è evinto chiaramente che Piacenza Parcheggi soldi non li aveva a dicembre, quando ha stipulato l’addendum, e non li aveva a gennaio, termine entro il quale doveva presentare la bancabilità. E per consentirgli per consentirgli di presentare la bancabilità avete scritto nell’addendum che il ritardo della bancabilità non costituiva motivo per rompere il contratto. Complimenti, complimenti…”  commenta Massimo Trespidi del centrodestra.

Alla discussione in consiglio comunale si è aggiunta poi, come detto, anche una nota del centrodestra. Una nota slegata dal contenzioso di cui si è discusso in consiglio comunale, ma che riprende una recente intervista rilasciata dal sindaco. In questa nota il centrodestra chiede le dimissioni del sindaco Katia Tarasconi: “La responsabilità del disastro è tutta della Giunta Tarasconi. L’unico gesto di dignità sarebbe dimettersi”.

La verità è una sola: il Sindaco ha compreso solo ora il rischio di arrivare alle elezioni del 2027 con una Piazza Cittadella devastata e cerca tardivamente di correre ai ripari, improvvisandosi paladina dei cittadini. Ma è troppo tardi: la piazza è distrutta, le attività commerciali sono allo stremo, i residenti esasperati, il centro storico impoverito“.

LA NOTA DEL CENTRODESTRA

Apprendiamo con stupore le dichiarazioni del Sindaco che, solo oggi, parla della possibilità di risolvere il contratto con Piacenza Parcheggi, sostenendo la necessità di una “base giuridica solida e a prova di giudizio”.

Dichiarazioni sorprendenti, perché quella base giuridica solida esisteva già. La Giunta Tarasconi ha infatti avuto ben due occasioni concrete per procedere alla risoluzione del contratto, senza costi per l’Amministrazione e con la possibilità di richiedere il risarcimento dei danni: la prima, quando emerse la questione della fideiussione falsa; la seconda, quando il concessionario non depositò le necessarie garanzie di bancabilità. In entrambe le circostanze, l’attuale Giunta avrebbe potuto legittimamente risolvere il contratto a costo zero, tutelando così il Comune e i piacentini, e avviando addirittura un’azione risarcitoria nei confronti del concessionario. Soprattutto, avrebbe potuto farlo prima di ridurre Piazza Cittadella a un desolante cumulo di macerie e cemento, evitando il disastro urbanistico ed economico che oggi è sotto gli occhi di tutti.

E invece si è scelto di non agire, accontentandosi di una generica dichiarazione unilaterale del concessionario, priva di reale valore giuridico. Ad oggi, non abbiamo nemmeno la certezza che il Comune detenga le garanzie bancarie previste dal contratto.

Ma c’è di più: quella “base giuridica” di cui oggi parla il Sindaco era già stata predisposta dall’Amministrazione Barbieri, al termine di un approfondito e complesso lavoro tecnico e politico condotto dal tavolo interassessorile, coordinato per la parte giuridica dall’Avvocato Vezzulli e per quella politica dall’allora Vicesindaco Elena Baio. Frutto di questo lavoro fu la formale notifica, il 13 giugno 2022 – tredici giorni prima dell’insediamento della Giunta Tarasconi – dell’avvio della procedura di risoluzione per inadempimento contrattuale.

L’attuale Sindaco ha deciso di archiviare quel percorso, rimuovendo i tecnici che se ne erano occupati e sostenendo, senza fornire concrete motivazioni giuridiche, che l’interesse pubblico a proseguire con il contratto permanesse. Una scelta giustificata unicamente come “decisione politica”, che ha di fatto trascinato il Comune – e con esso la città intera – in una situazione di crescente difficoltà. A peggiorare ulteriormente la vicenda è arrivato poi il cosiddetto “addendum”, sottoscritto proprio da questa Amministrazione, che ha reso ancora più gravosa l’eventuale risoluzione del contratto per il Comune, non prevedendo nemmeno la possibilità di sollevare penali al Concessionario.

Non possono infine passare sotto silenzio ulteriori incongruenze: per mesi abbiamo ascoltato rassicurazioni sul rispetto del cronoprogramma, mentre il cantiere risultava evidentemente fermo. Oggi apprendiamo improvvisamente che i lavori sono in ritardo di 181 giorni. Allo stesso modo, si parla di “monitoraggio vero”, quando dopo oltre sei mesi non si è stati ancora in grado di applicare le dovute penali nonostante sia stata riscontrata la presenza nel cantiere di una ditta mai autorizzata.

La verità è una sola: il Sindaco ha compreso solo ora il rischio di arrivare alle elezioni del 2027 con una Piazza Cittadella devastata e cerca tardivamente di correre ai ripari, improvvisandosi paladina dei cittadini. Ma è troppo tardi: la piazza è distrutta, le attività commerciali sono allo stremo, i residenti esasperati, il centro storico impoverito.

L’intera responsabilità politica, tecnica e amministrativa di questo disastro è della Giunta Tarasconi e l’unico atto di dignità politica possibile sarebbe quello di rassegnare le dimissioni. Ben sappiamo che ciò non avverrà, perché occorrerebbe il coraggio di assumersi fino in fondo la responsabilità delle proprie azioni: qualità che, purtroppo, questa Amministrazione ha dimostrato di non possedere sin dal primo giorno.

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