Polizia provinciale, oltre 130 mila chilometri e 7 mila sanzioni nel 2024. Peste suina: “In un anno abbattuti 530 capi in quasi mille interventi” – AUDIO

blank

Oltre 17 mila ore di lavoro effettivo sul territorio, percorrendo 130 mila chilometri di strade e in particolare quasi tutti percorsi montani o collinari. Elevate oltre 7 mila multe. E’ in estrema sintesi il bilancio 2024 della Polizia Provinciale tracciato dal comandante Luigi Rabuffi.

Altro tema cardinale la lotta alla peste suina: “Rispetto ad altri territori abbiamo contenuto questo fenomeno, che è un fenomeno devastante per l’economia locale e porta gli animali a una morte orribile e dolorosa”.

Il Corpo di Polizia Locale della Provincia di Piacenza ha presentato questa mattina, in sala Giunta, il report dell’attività svolta nel 2024.

Il grazie di Monica Patelli

Ad aprire la conferenza stampa è stata Monica Patelli, presidente della Provincia, che ha ringraziato tutti gli effettivi del Corpo per la dedizione e il senso di appartenenza con i quali vengono svolti tutti i servizi: «Forniscono – ha evidenziato la presidente – risposte concrete all’intera cittadinanza con tutela faunistica, vigilanza stradale e nucleo amministrativo, tutti in stretto collegamento con il Comando. Sottolineo anche la fattiva collaborazione con le altre forze di polizia, il costante interfacciarsi con i Comuni del territorio (e le rispettive Polizie) e gli ATC, il coordinamento dei volontari e il fondamentale apporto sul fronte anti peste suina, in parallelo al quale si colloca la costituzione della cabina di regia per la gestione congiunta dell’emergenza PSA che è diventata punto di riferimento anche per altri territori».

La presidente Pateli ha dedicato un ringraziamento particolare «per la competenza, l’abnegazione, il senso di appartenenza e la generosità» al comandante della Polizia Locale della Provincia di Piacenza Luigi Rabuffi, prossimo alla pensione dopo 43 anni di servizio per l’ente di Corso Garibaldi.

“A stretto contatto con le persone”

Alle considerazioni ai ringraziamenti della presidente si è unito anche Federico Bonini, consigliere con delega a Emergenza Peste Suina, Polizia provinciale, caccia e pesca: «In questi mesi le deleghe che ho assunto mi hanno consentito di osservare ancora più da vicino l’ottimo lavoro del Corpo di Polizia Locale della Provincia di Piacenza, ai cui operatori – in quanto sono tra quelli a più stretto contatto con le persone – è legata una grossa fetta della positiva immagine dell’Ente. Professionalità, impegno, efficienza e qualità sono del resto riconosciuti anche da tutte le realtà con le quali il Corpo lavora in sinergia, anche nel delicatissimo fronte del contenimento della PSA».

A questo stesso proposito, il dirigente della Polizia Locale della Provincia di Piacenza Davide Marenghi ha rimarcato “L’eccellenza dello sforzo organizzativo messo in campo nel 2024 dal Comando per gestire l’emergenza ridistribuendo le forze, soprattutto nella necessaria riprogrammazione dello stock di ore lavorative disponibili, in un contesto in continua evoluzione. Da questo punto di vista, tutto il personale ha mostrato notevole capacità di adattamento e di innovazione, sia nell’utilizzo di nuovi strumenti che nella loro gestione”.

Nel dettaglio delle cifre del Report 2024 sono entrati Luigi Rabuffi e Matteo Re, rispettivamente comandante e il vicecomandante della Polizia Locale della Provincia di Piacenza.

Considerando che da gennaio a novembre 2024 gli operatori del Corpo sono stati 13 (perché le due assunzioni che hanno riportato il totale a 15 sono avvenute a dicembre 2024) contro i 16 (scesi tra marzo e dicembre 2023 a 13 per due pensionamenti e una mobilità) di quasi tutto l’anno precedente, il raffronto tra i numeri degli ultimi due anni evidenzia mole e qualità del lavoro svolto.

Il bilancio del 2024

Tra i tantissimi dati – i dettagli sono nel Report completo, in allegato – spiccano le 17.378 ore di attività (la media di ore per operatore è salita da 1.269 a 1336,8), distribuite in ogni giorno dell’anno, svolte da Comando, Nucleo Amministrativo, Nucleo Operativo Tutela Faunistica (Ittico-Venatoria) e Nucleo Operativo Stradale; i 137.391 km di km percorsi (la media per operatore è salita dai 9.764 km del 2023 ai 10.568 km del 2024) nei servizi di vigilanza territoriale lungo gli oltre novecento km di strade di competenza; i 6.215 controlli (erano stati 6.081 nel 2023) effettuati; i 6.966 verbali complessivamente elevati, con 6 denunce penali.

Tra le infrazioni al Codice della Strada, sono state sottolineate le 929 per eccesso di velocità e le 56 per circolazione con mezzo privo di assicurazione.

Sempre molto atteso il dato relativo ai transiti di mezzi pesanti non consentiti sul ponte tra Castelvetro Piacentino e Cremona, che sono in ulteriore diminuzione: nel 2024 sono stati 5.310 (erano 6.119 nel 2023 e 7.317 nel 2022), dei quali 2.357 (erano 3.937 nel 2023, 3.650 nel 2022) in direzione di Cremona e 2.953 (erano 2.182 nel 2023, 3.667 nel 2022) in direzione di Piacenza.

Rilevante – ne ha fornito tutti gli articolati passaggi, cronologicamente, il vicecomandante Re – anche il contributo fornito dalla Polizia Locale della Provincia di Piacenza (a fianco di struttura commissariale, esercito, GOT regionale e territoriale, amministrazioni locali, ATC, Ausl e tutti gli altri stakeholder coinvolti) per contrastare la PSA e le possibili ripercussioni sulla filiera produttiva, dagli allevamenti ai prodotti di eccellenza.

Il controllo cinghiali

Nel 2024 l’attività di controllo – nonostante le limitazioni dettate dalle disposizioni commissariali (aree di intervento, modalità operative con relativo utilizzo di Dpi, trappole e gabbie, numero e certificazione ausiliari, procedura di gestione delle carcasse, ecc.), e seppur in presenza di una significativa riduzione della popolazione di cinghiali causata dalla letalità del virus – ha consentito di effettuare 997 interventi di controllo cinghiali, coinvolgendo 4.710 bioregolatori, con l’abbattimento di 530 capi (di cui 32 nel territorio del Parco).

Per ottimizzare ed estendere la finalità di controllo (vista la diffusione della PSA sull’intero territorio provinciale) si è provveduto, come Comando, ad ampliare la Convenzione 2023-2024 (originariamente stipulata con i soli ATC n. PC8, PC9, PC10 e PC 11) coinvolgendo tutti gli 11 ATC del territorio provinciale piacentino.
Rilevante anche l’attività sviluppata – di concerto con la Regione – per i piani di controllo della nutria e degli animali con abitudini fossorie, soprattutto per la sicurezza degli argini.

Agli ATC un doveroso ringraziamento per l’impegno dimostrato nell’attuazione dei citati Piani di controllo. Ringraziate per il prezioso (e gratuito) apporto le 227 guardie giurate volontarie, che forniscono un importante valore aggiunto anche a vantaggio del complessivo stato di salute dell’ambiente.

NUCLEO TUTELA FAUNISTICA

Al fine di garantire il rispetto delle norme relative alla tutela della fauna selvatica omeoterma e della gestione della pesca nelle acque interne, il Nucleo ha svolto nell’anno osservato, coerentemente con l’attribuzione delle competenze delegate di cui alla L.R. 13/2015 (cfr.: Sezione II Funzioni in materia di protezione della fauna selvatica ed esercizio dell’attività venatoria, di tutela della fauna ittica ed esercizio della pesca nelle ACQUE INTERNE), attività di vigilanza sul prelievo venatorio, sul rispetto delle norme di sicurezza relative all’utilizzo delle armi da caccia nonché sull’attività di pesca professionale e ricreativa nei bacini e nei corsi d’acqua della provincia.

Per ottemperare efficacemente a tale compito, il Nucleo ha collaborato con il competente Servizio Territoriale Regionale, offrendosi quale punto di riferimento (operativo, informativo, consulenziale) per i cittadini, per le Istituzioni pubbliche e per le altre Forze dell’Ordine.

Per le procedure sanzionatorie si è avvalso della collaborazione del personale del Nucleo Amministrativo.

Complessivamente la Polizia Locale della Provincia ha svolto, nell’anno considerato, 7.710,5 ore di servizio in materia di vigilanza ittica e venatoria ed è stata coadiuvata nei servizi di controllo ittico e faunistico-venatorio da:

  • Guardie Giurate Volontarie Ittiche (G.G.V.I.) appartenenti funzionalmente a n. 8 Associazioni provinciali (AEOP, AK, ANLC, ARCI, ENAL, FIPSAS, ITAL, Pro Natura);
  • Guardie Giurate Volontarie Venatorie (G.G.V.V.) appartenenti funzionalmente a n. 10 Associazioni provinciali (AEOP, ANLC, ANUU, ARCI, ENAL, ENPA, EPS, FIDC, ITAL, Pro Natura);
  • Guardie Ecologiche Volontarie (G.E.V.) appartenenti ai Raggruppamenti provinciali GEV12, titolari di Decreto Prefettizio e di attestato di abilitazione (rilasciato dalla Provincia) per lo svolgimento delle funzioni di vigilanza venatoria volontaria.

VIGILANZA VENATORIA

In materia di vigilanza venatoria il Responsabile del Nucleo ha coordinato nell’anno considerato n. 119

G.G.V.V. (Guardie Giurate Volontarie Venatorie) dipendenti funzionalmente dalle Associazioni venatorie/ambientaliste, munite di decreto specifico rilasciato dalla Provincia e n. 47 G.E.V. (Guardie Ecologiche/Zoofile Volontarie) dipendenti funzionalmente dai raggruppamenti/associazioni provinciali di vigilanza ecologica/zoofila, munite di apposito decreto prefettizio e di tessera di abilitazione provinciale finalizzata al controllo venatorio.

Il personale volontario ha operato nei limiti ed alle condizioni di cui al “Regolamento di disciplina del coordinamento della Vigilanza Volontaria Ittica e venatoria” approvato con Delibera del Consiglio Provinciale n. 38/2022 e nell’ambito delle diverse Convenzioni stipulate (scadenza 31/12/2025).

A tale scopo il Nucleo ha provveduto:

  • al costante aggiornamento della banca dati provinciale relativa ai servizi di vigilanza svolti;
  • ad offrire collaborazione alle Associazioni/Raggruppamenti per la tenuta di corsi di formazione/aggiornamento (nell’anno 2024 si è tenuto n. 1 corso di formazione promosso da ITAL ed è stata organizzata una sessione d’esame per n. 2 corsi tenuti da ITAL ed ENPA);
  • ad effettuare, con i Responsabili dei “servizi vigilanza” delle Associazioni venatorie e dei Raggruppamenti GEV, incontri mensili di coordinamento utili ad organizzare i servizi territoriali, calibrandoli in base alla disponibilità delle singole Guardie volontarie ed alle necessità operative contingenti. La programmazione dei servizi ha privilegiato le zone rurali dove è più alta la pressione venatoria e la presenza di fauna selvatica;
  • a mettere a disposizione al personale volontario (tramite le Associazioni/Raggruppamenti) materiale di biosicurezza ai fini della prevenzione della Peste Suina Africana.

Le persone controllate nell’anno dalla Polizia Locale della Provincia di Piacenza e dal personale volontario delle Associazioni e dei Raggruppamenti GEV sono state complessivamente 1.580 (1.336 nel 2023).

PSA (PESTE SUINA AFRICANA)

L’attività di controllo della specie cinghiale rappresenta, per il territorio piacentino, l’arma più efficace al contrasto della PESTE SUINA AFRICANA (PSA), malattia infettiva di origine virale contagiosa che colpisce solo animali appartenenti alla famiglia dei suidi (Suidae) con letalità che possono arrivare alla quasi totalità degli animali colpiti (fino al 90%), come risultato di una febbre emorragica. Sono colpiti animali di tutte le età.

Come noto, la PSA non colpisce l’uomo ma è responsabile di enormi conseguenze economiche dovute a danni diretti negli allevamenti colpiti, ai costi di eradicazione ed al blocco delle esportazioni di prodotti italiani di eccellenza.

La PSA si trasmette per contatto diretto tra animale malato o infetto e animale sano; per contatto indiretto con oggetti e persone contaminate quali veicoli, attrezzature agricole, attrezzi da caccia, abbigliamento e anche da terreno contaminato.

In Italia, il primo cinghiale positivo è stato rinvenuto il 27/12/2021 (esito del 06/01/2022) a Ovada (AL). Da allora la malattia si è diffusa rapidamente nei territori del Piemonte e della Liguria e dal 09/11/2023 dell’Emilia-Romagna.

Il rischio di diffusione della P.S.A. nel territorio della nostra provincia, con pesanti ricadute sulla filiera suinicola, ha costretto ad una intensificazione delle attività di contenimento della popolazione di cinghiali, anche attraverso l’attuazione del nuovo Piano quinquennale di controllo della specie soprattutto in pianura e collina dove sono ubicati prevalentemente gli allevamenti suinicoli.

Peste suina africana: gli interventi adottati

Proprio al fine di contrastare la diffusione della P.S.A., nell’anno considerato il Comando di Polizia Locale provinciale di Piacenza ha prorogato d’ufficio sino al 31/12/2026, data di scadenza del Piano regionale quinquennale, tutte le autorizzazioni in essere (D.D. n. 1695 del 12/12/2023) oltre a rilasciarne di nuove (girata, autodifesa, tiro selettivo diurno, collettiva con 2-3 cani).

La suddetta attività di controllo – nonostante le limitazioni dettate dalle disposizioni commissariali (aree di intervento, modalità operative, numero e certificazione ausiliari, procedura di gestione delle carcasse, ecc.) e seppur in presenza di una significativa riduzione della popolazione di cinghiali causata dalla letalità del virusha consentito di effettuare, nell’anno 2024, n. 997 interventi di controllo cinghiali, coinvolgendo n. 4.710 operatori, con l’abbattimento di n. 530 capi (di cui 32 nel territorio del Parco).

Per ottimizzare ed estendere la finalità di controllo (vista la diffusione della PSA sull’intero territorio provinciale) si è provveduto, come Comando, ad ampliare la Convenzione 2023-2024 (originariamente stipulata con i soli ATC n. PC8, PC9, PC10 e PC 1115) coinvolgendo tutti gli 11 ATC della provincia di Piacenza.

Iscriviti per rimanere aggiornato!

Compilando i campi seguenti potrai ricevere le notizie direttamente sulla tua mail. Per garantire che tu riceva solo le informazioni più rilevanti, ti chiediamo gentilmente di mantenere aggiornati i tuoi dati.

Radio Sound
blank blank