Il “Progetto Vita Ragazzi” presentato al Ministro Valditara. Aschieri: “Sarebbe un grande passo culturale farlo diventare nazionale per cambiare la vita di tante scuole”.
La dottoressa Daniela Aschieri, direttore scientifico di Progetto Vita ODV e direttore del Dipartimento di medicine specialistiche e della cardiologia della ASL di Piacenza, è intervenuta nel corso di una audizione in Senato tema del primo soccorso per minori – Indagine conoscitiva sui livelli e i meccanismi di tutela dei diritti umani in Italia e nella realtà internazionale
Sicuramente c’è stato un interesse – commenta la Dottoressa Aschieri – che nasce dall’esperienza di Progetto Vita ormai più che ventennale. In particolare non si pensa mai che un arresto cardiaco possa colpire anche i bambini, perché non ha un’incidenza così alta, si parla dello 0,8 ogni centomila abitanti, quindi poco, però può diventare un dramma, non solo per la famiglia. Infatti la morte di un bambino è sempre qualcosa di drammatico.
I senatori si sono interessati ai temi che riguardano i metodi per cardio proteggere il mondo scolastico e su come insegnare all’interno degli istituti le manovre salvavita.
Dopo la preparazione, l’entusiasmo messo in questa metodica, una volta superate magari le normali paure, è veramente alto. E’ una cultura che va fatta crescere, devono essere gli insegnati a fare lezione su questi temi.
Proponiamo un modello pratico e attuabile, perché credo che l’errore più grande che fanno tante città è quello di voler fare troppe cose, troppo specialistiche. In realtà le cose vanno fatte in modo molto semplice. I bambini giocano con il defibrillatore e imparano a fare la chiamata al 118. Le insegnanti propongono il tema con delle slide che forniamo, Addirittura i bambini più grandi insegnano a quelli più piccoli.
Assolutamente sì, poi quando i bimbi portano a casa un libretto e fanno vedere che hanno imparato a usare un defibrillatore, questo fatto genera un interesse globale.
No, forse più complesso, ma si può fare ed è fattibile. Le città che non riescono, fanno fatica a proseguire i progetti. Magari hanno i soldi per fare una campagna per un anno e poi dopo non possono proseguire il percorso.
In anteprima vi informo che giovedì 4 dicembre, grazie anche all’interessamento dell’Onorevole Murelli, sarà portato al Ministro dell’Istruzione il progetto Vita Ragazzi, per vedere di farlo diventare un progetto nazionale. Se ci riusciremo, sarebbe un grande passo culturale per tutta Italia. Sono veramente contenta intanto di arrivare a uno step decisionale che potrebbe cambiare la vita di tante scuole. Inoltre andrebbe reso obbligatorio avere i defibrillatori dentro le scuole, penso che questo sia un gesto di grande civiltà. Abbiamo tanti estintori, quindi andrebbero messi altrettanti defibrillatori.
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