Psicofarmaci, fanno discutere le parole di Fedez. Il noto artista, dopo giorni di assenza, è intervenuto sui social spiegando il motivo del breve stop. In particolare ha condiviso con chi lo segue, tanti giovani, il fatto di essere stato costretto a interrompere un antidepressivo a causa dei suoi effetti collaterali. Pur in buona fede, diversi esperti non hanno visto di buon occhio la “comunicazione” dell’influencer rapper perché i messaggi non qualificati rischierebbero fraintendimenti soprattutto nel mondo dei più giovani.
Intanto in Italia è alto l’uso di psicofarmaci, secondo gli ultimi dati la situazione coinvolgerebbe circa 17 milioni di persone, ma è soprattutto boom tra i giovanissimi.
Era inevitabile dopo il Covid. I ragazzi e le ragazze dopo due anni di reclusione, avevano bisogno di normalità, di stare con gli altri. Invece alle prime avvisaglie del loro sconforto e momenti di depressione, ecco il ricorso a psicofarmaci. Ritengo un equivoco tutto questo, a parte i casi gravi. Un equivoco che rischia di aggravare la situazione. In particolare perché poi i giovani rischiano di entrare davvero nella malattia. Invece sarebbe stato giusto dare tempo ai ragazzi, con la normalità, di uscire dal periodo tragico della pandemia. Infatti le restrizioni hanno portato conseguenze soprattutto ai più giovani.
E’ legittimo che lo dica, ma per se stesso, ma non per i ragazzi. I giovani devono imparare a vivere e non a curare la loro salute mentale. Devono fare esperienze come viaggiare, leggere, fare volontariato, stare con gli altri e fare sport. Se fanno la vita da ragazzi stanno bene, mentre è sbagliato chiuderli in una bolla di apprensione. L’immaturità è la norma e non l’eccezione. Ai genitori che mi seguono dico di capire che i comportamenti adolescenziali non sono del tutto volontari.
E’ un’ottima idea. Devono fare una vita reale e non immaginaria e per fare questo bisogna mettere un limite. Come nel caso di alcol e tabacco vietati ai non maggiorenni.
Psicofarmaci, le parole di Fedez sui social.
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