Saldi estivi a Piacenza, il bilancio. Samuelli Direttore di Confesercenti Piacenza: “Bene, ma con declinazioni diverse a seconda della realtà. Brugnoli Presidente di Federmoda Piacenza: Buona partenza, poi andamento fiacco”.
Saldi estivi 2025 a Piacenza, il bilancio in chiusura della stagione è positivo secondo il direttore di Confesercenti Piacenza Fabrizio Samuelli.
Possiamo dire “bene”, ma con declinazioni diverse da realtà a realtà. Va comunque considerato che si tratta di settori ed articoli di moda che per loro natura seguono la stagionalità. Quindi le mutazioni climatiche possono incidere fortemente. In tal senso si può equiparare questa tipologia di commerciante con l’agricoltore. Ribadiamo che andrebbe riformata la normativa sui saldi. Sono troppo anticipati e lunghi. Andrebbero spostati in avanti e per un periodo più breve. Restano un momento fondamentale per il settore insieme al Natale ed in parte alla Primavera per le cerimonie.
Da anni chiediamo di detassare le tredicesime, così come anche la detassazione degli aumenti per i rinnovi contrattuali. Questo anche per sostenere la crescita economica per la quale i consumi interni restano il motore principale.
Sì, ma serve continuare ad investire sulla qualità, o servizi, l’assortimento, la disponibilità e presenza sul punto vendita. E’ anche indispensabile saper cambiare, modificare le proprie strategie. Questo perché cambiano gli stili di vita, le abitudini, le usanze dei consumatori. Tutto si trasforma, quello che ieri funzionava oggi è superato.
Per il Presidente di Federmoda Piacenza Gianluca Brugnoli invece, dopo una discreta partenza l’andamento è stato piuttosto fiacco.
L’andamento e il risultato finale dei saldi a Piacenza, soprattutto nel settore moda, non e’,stato soddisfacente. Intanto i negozi avevano ancora troppe rimanenze di magazzino da smaltire, alla data d’inizio il 5 luglio ,in media era stato già venduto il 35% della merce estiva acquistata dai fornitori. In particolare sarebbe stata necessaria quindi una robusta inversione di tendenza, che purtroppo non si e’ verificata.
Diciamo che dopo una discreta partenza, in linea comunque con i volumi dello scorso anno, l’andamento e’ stato poi piuttosto fiacco per tutto il mese di luglio, influenzato anche da eventi climatici estremi e altalenanti, per poi riprendersi un po’ dalla meta’ di agosto in poi, ma mai in maniera decisiva.
Sì, ma ormai è difficile cambiare le abitudini dei consumatori. In conclusione in questa torbnata, per una metà, circa, che ha avuto incassi in linea con il 2024, un”altra buona metà ha visto un calo degli incassi, e solo un misero 10% un aumento.
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