“Sbagliato mettere in dubbio lo sbarco sulla luna”. Ne è convinto Claudio Balella, astrofilo e astrofotografo, ospite dell’associazione Spazio Tesla. Nello splendido scenario del “Parco Provinciale” del Monte Moria, il noto ricercatore ha parlato della storica missione spaziale e dei misteri legati ad Apollo 11.
“E’ assolutamente innegabile, non ci sono motivazioni per mettere in discussione lo sbarco sulla luna. Siamo stati sulla luna dove abbiamo posizionato specchi che oggi gli scienziati possono utilizzare per misurare la distanza dalla terra attraverso l’impiego di laser”.
Una delle teorie maggiormente in voga tra i “complottisti” è la questione legata alla bandiera, che non avrebbe proiettato ombre sul terreno. “Non è vero, ci sono fotografie dove l’ombra si vede eccome” commenta Balella.
“Assolutamente sì. Non lo dico io, lo raccontano gli stessi astronauti dell’Apollo 11. L’equipaggio notò almeno tre navi spaziali intente ad assistere all’allunaggio e chiese consigli a Houston: la base disse loro di cambiare frequenza per parlare su un canale riservato. La conferma arriva dallo stesso Buzz Aldrin: 37 anni dopo, ha raccontato che il loro shuttle era affiancato da un’astronave a forma di anello che si muoveva in un modo singolare, diverso da qualsiasi strumentazione umana. Dispiace notare come quest’anno, durante le celebrazioni dell’anniversario dell’allunaggio, questo aspetto non sia stato preso in considerazione in alcuna sede”.
Gli astronauti guidati da Neil Armstrong avrebbero lasciato sulla luna alcuni “souvenir” dalla terra. “Un rametto di ulivo in oro massiccio, simbolo di pace, e una disco di silicio contenente i saluti registrati di 73 capi di stato. Se sulla luna non vive nessuno, perché lasciare materiale tecnologico che in breve tempo sarebbe stato distrutto dalle radiazioni lunari? Secondo il mio parere abbiamo rassicurato qualcuno in modo da poter tornare sulla luna senza difficoltà”.
Al termine della conferenza, i partecipanti hanno affrontato una magica camminata notturna tra la natura del Parco, teatro di vari scenari cinematografici come ad esempio la pellicola “La Freccia Nera”. Poi hanno raggiunto il sito dello Skywatch, per l’osservazione della volta celeste nella magica notte di San Lorenzo.
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