Cronaca Piacenza

Sciopero dei Vigili del Fuoco di Piacenza con presidio nel piazzale davanti al comando di strada Valnure

Sciopero dei Vigili del Fuoco con presidio nel piazzale davanti al comando di strada Valnure. E’ previsto per oggi, giovedì 11 aprile, lo stop dei pompieri. Si tratta di una protesta storica perché per trovare un altro sciopero del corpo piacentino bisogna andare indietro nel tempo di oltre 20 anni.

I Vigili del Fuoco di Piacenza incrociano le braccia delle 08 alle 20. Il presidio davanti al comando è previsto dalle 10 alle 12. La protesta è organizzata da la Fp-Cgi e il sindacato autonomo Conapo.

Sciopero dei Vigili del Fuoco di Piacenza, le motivazioni

Prima di arrivare allo sciopero, il corpo ha sottolineato più volte le evidenti criticità. Non ultima la gravissima mancanza della tutela infortunistica del personale. Personale che nonostante l’età media sempre più alta, quotidianamente rischia la vita. Ancora di più a causa della cronica carenza d’organico. Per non parlare poi della evidente sperequazione economica che caratterizza la nostra amministrazione nei confronti di altri corpi dello stato.

A peggiorare la situazione, si deve sommare la notevole vetustà dei mezzi con i quali prestiamo soccorso. Mezzi che oltretutto nell’attuale sede non trovano nemmeno un ricovero adeguato, e le limitate risorse economiche con le quali i comandi quotidianamente fanno i conti.

Carenza di personale

Al Comando di Piacenza, a fronte di un organico teorico di 191 unità, oggi il servizio viene garantito da sole 145 unità. Unità divise nei 4 turni di lavoro. Cioè 36 unità per ogni turno invece delle 47 previste. Da questi numeri si devono sottrarre le assenze a vario titolo. Recuperi compensativi per non eccedere le 36 ore settimanali. Ma anche ferie, assenze per corsi di formazione, malattie, infortuni e quant’altro.

In tutta la Provincia di Piacenza, ci si trova a dover garantire il servizio mediamente con 25 unità effettive. Unità suddivise tra i tre distaccamenti di Fiorenzuola, Bobbio e Castel san Giovanni (5 per ognuno) e la sede centrale (10 operativi). Da quest’anno sottratti il Capo Turno e due operatori di Sala Operativa che per gestire correttamente gli interventi debbono continuamente presidiare la sede.R

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