Sono passati quasi tre giorni pieni dal fischio finale della terza giornata di campionato. Un successo in rimonta per l’UCC Assigeco Piacenza sulla Rimadesio Desio, deciso da due triple pesantissime di Andrea Mazzucchelli, di cui una a fil di sirena. Poco dopo la fine di una partita fatta di sorpassi e controsorpassi e ricca di colpi di scena, coach Humberto Manzo ha avuto un evento sincopale su crisi ipertensiva. Subito soccorso e trasferito all’ospedale di Piacenza, è stato dimesso il giorno seguente dopo che tutti gli esami clinici e strumentali a cui è stato sottoposto hanno dato esito negativo.
Un brutto spavento che ha mandato in apprensione tutta la comunità cestistica piacentina e nazionale, ma in data odierna l’allenatore biancorossoblu ha voluto rilasciare un’intervista tramite i canali societari per rasserenare sulle sue condizioni, e non solo:
“Adesso sto bene, mi sto riprendendo piano piano. Ho ancora un po’ di stanchezza, ma nulla di preoccupante. I valori della pressione erano molto alti e mi hanno portato ad avere una sincope, fortunatamente tutti gli esami clinici e strumentali sono risultati negativi, quindi ora sono sereno e tranquillo. Mi sto rimettendo in forma con tanta voglia di tornare al più presto in campo e ritrovare tutta l’energia per ripartire più carico che mai”.
“Stavo vivendo le emozioni di una partita tirata, con un finale al cardiopalma. Fino a quel momento non avevo avvertito nulla: ero lucido e concentrato su ogni situazione di gioco, poi dopo il fischio finale, e dopo aver salutato gli arbitri e il pubblico, ho sentito tutto il peso della tensione accumulata crollarmi addosso. Ricordo di essermi avvicinato alla panchina, e da lì in poi ho un vuoto totale fino al mattino seguente, quando mi sono svegliato in ospedale verso le cinque e mezza di mattina. Ho vissuto la partita con la massima lucidità, senza alcun segnale di malessere: è stato un crollo improvviso, arrivato proprio alla fine”.
“In questo momento sento il bisogno di ringraziare di cuore tutti: dai miei colleghi, ai giocatori ed ex giocatori, fino ad arrivare ai dirigenti e a tutte le persone, anche al di fuori del mondo della pallacanestro, che mi sono state vicine in questi giorni. Vorrei fare un ringraziamento in particolare al nostro medico sociale, il dottor Gianluca Concardi, alla dottoressa in servizio domenica notte che è stata fantastica, a mia moglie, a tutta la mia famiglia, al presidente Franco Curioni e alla società.
Ho ricevuto un’enorme dimostrazione di affetto, sono stato letteralmente sommerso da messaggi e chiamate, sia personalmente che attraverso la mia famiglia e la società, e tutto questo sostegno mi ha colpito profondamente. Prometto che, con un po’ di tempo, risponderò a tutti per ringraziare personalmente. Tutto questo affetto è la forza che mi sta dando ulteriore slancio per andare avanti: sapere che ci sono così tante persone che ti vogliono bene è qualcosa che davvero ti lascia senza parole”.
“In questo momento devo osservare alcuni giorni di riposo. Ieri, però, ho sentito il bisogno di tornare in palestra e passare dallo spogliatoio per salutare la squadra. I ragazzi mi sono sempre stati vicini, si sono informati sulle mie condizioni e sono venuti a trovarmi in ospedale, perciò mi sembrava giusto tornare subito nel mio habitat naturale per rivederli: la squadra ha bisogno di me, ma io ho altrettanto bisogno di loro. In questi giorni il mio staff sta lavorando alla grande in vista della prossima partita. Ora l’obiettivo è recuperare tutte le energie fisiche per tornare in panchina e concentrarmi sul campionato. Ho tanta voglia, grinta ed entusiasmo di tornare al più presto e continuare a costruire qualcosa di importante insieme al club”.
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