Riceviamo e pubblichiamo alcune precisazioni da parte del Gruppo Altair, controllante la società Osiride srl, concessionaria del servizio di cremazione per conto del Comune di Piacenza.
- La gestione del Tempio Crematorio di Piacenza è in capo alla Osiride srl, società del Gruppo Altair: nei confronti della società non è stato adottato alcun provvedimento da parte del Comune di Piacenza.
- La vicenda cui fa rifermento l’articolo in questione riguarda la Piacenza Servizi Cimiteriali, società concessionaria della gestione dei cimiteri cittadini, che nulla ha a che fare con il Gruppo Altair e con la società Osiride srl
- Come correttamente riportato nel passaggio “Dopo la decisione del Tribunale di Piacenza che ha riconosciuto la fine del contratto tra il Comune e la Piacenza Servizi Cimiteriali, il TAR ha oggi sospeso l’ordinanza con la quale il Comune, in via d’urgenza, conferiva i servizi cimiteriali alla società ALTAIR che gestisce il forno crematorio” il Comune di Piacenza ha inteso interpellare e coinvolgere il nostro Gruppo per subentrare provvisoriamente nella concessione dei cimiteri al fine di evitare l’interruzione di un pubblico servizio fondamentale
- In tal senso Altair ha formalizzato la propria disponibilità al subentro citato, ma il pronunciamento del TAR da voi citato ha di fatto sospeso questo “subentro provvisorio”.
- La gestione del Tempio Crematorio continua senza intoppi e garantendo un elevato standard qualitativo all’utenza come dimostrato dalla scelta del Comune di Piacenza di rivolgersi proprio al nostro gruppo per subentrare provvisoriamente nella gestione dei cimiteri.
AGGIORNAMENTO: Alla nota del Comune di Piacenza risponde Piacenza Servizi Cimiteriali. Di seguito la nota.
Dopo che per lungo tempo abbiamo chiesto di poter discutere col Comune ricevendo una serie infinita di rifiuti, ora finalmente chi è andato a studiare le carte, il Tar dell’Emilia-Romagna, ha accolto la nostra istanza cautelare sospendendo, perché ritenuta illegittima, l’ordinanza sindacale che conferiva i servizi ad un’altra società.
Ci piace evidenziare che il Tar ha ritenuto fondata la nostra tesi sia con riguardo al cosiddetto fumus, vale a dire la fondatezza del ricorso, sia per quanto concerne il periculum, cioè l’esigenza cautelare.
Il provvedimento del Tar accoglie in toto le richieste della Piacenza Servizi Cimiteriali difesa dall’avv.ocato Alice Merletti dello Studio Legale Alfero – Merletti e rigetta le richieste del Comune. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha ritenuto fondata la nostra tesi ritenendo errato lo strumento utilizzato dall’amministrazione per il passaggio di consegne. Viene smentita l’urgenza connaturata al provvedimento perché, citiamo testualmente: “per motivi di emergenza sanitaria o di igiene pubblica, non appare corretto rispetto al disposto affidamento interinale dei servizi cimiteriali e, inoltre, l’urgenza cui la stessa vorrebbe dare risposta risulta contraddetta dal contenuto della medesima ordinanza, la cui efficacia non è immediata ma viene rimandata a un successivo momento”.
Comprendiamo che l’argomento sia tecnicamente complesso, per questo ci sembrava corretto discuterne di fronte a organi competenti. Lo abbiamo chiesto a più riprese, ricevendo continui dinieghi da parte del Comune che non si è mai voluto confrontare sui fatti.
Prendiamo atto che l’amministrazione oggi si accorga che “una situazione così complessa, e con un contenzioso così ramificato, non si possa risolvere in tempi brevi”, come spiegato in una nota che ha il sapore di una tardiva retromarcia.
E ci piacerebbe nuovamente sottolineare che i “gravi inadempimenti nei servizi alla cittadinanza” di cui parla il Comune nel comunicato di ieri non trovano riscontro in alcun provvedimento definitivo e rimangono dunque lettera morta, derubricati a singole opinioni.
Ultima considerazione: è bene anche ricordare che da questa primavera, periodo in cui il Comune riterrebbe risolto il contratto con la Piacenza Servizi Cimiteriali, la gestione della struttura continua a essere effettuata dalla stessa società.
Vista la materia tecnicamente complessa, noi riteniamo che sia un dovere per entrambe le parti (non fosse altro per il dovuto rispetto della comunità piacentina) tornare ad un tavolo e discutere delle criticità contrattuali della Concessione, senza precludersi nessuna soluzione.
Riceviamo e pubblichiamo la nota del Comune di Piacenza.
Dopo la decisione del Tribunale di Piacenza che ha riconosciuto la fine del contratto tra il Comune e la Piacenza Servizi Cimiteriali, il TAR ha oggi sospeso l’ordinanza con la quale il Comune, in via d’urgenza, conferiva i servizi cimiteriali alla società ALTAIR srl, che gestisce il forno crematorio.
Pur essendo le due decisioni autonome l’una dall’ altra, era prevedibile che una situazione così complessa, e con un contenzioso così ramificato, non si risolvesse in tempi brevi, a fronte di diverse Magistrature interessate e alle diverse fasi processuali previste dall’ordinamento.
Tuttavia, il Comune non può prescindere dai gravi inadempimenti nei servizi alla cittadinanza e nei mancati pagamenti dei canoni da parte della Piacenza Servizi Cimiteriali che pesano sul bilancio comunale, e che hanno portato alla risoluzione del contratto, sancita dal Tribunale di Piacenza la scorsa settimana; e, a salvaguardia dei servizi cimiteriali che sono essenziali per la cittadinanza, l’Ente adeguerà le proprie successive decisioni innanzitutto a questo fine, intanto che le battaglie legali seguono il loro corso.
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