Si fingevano tecnici dell’acquedotto per truffare e derubare anziani, arrestati padre e due figli

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Si fingevano tecnici dell’acquedotto per truffare e derubare anziani, arrestati padre e due figli.

Furti e truffe ai danni di anziani, a volte persino rapine. Arrestati a Carmagnola (Torino) tre uomini, padre di 59 anni e i due figli di 30 e 35 anni. Almeno 16 i colpi accertati dai carabinieri, commessi tra Piemonte, Lombardia e anche in provincia di Piacenza.

Precisamente sono quattro i reati che avrebbero commesso nel nostro territorio: a Monticelli d’Ongina, Rottofreno, Alseno e Castel San Giovanni. In questi casi si fingevano tecnici dell’acquedotto per truffare le anziane vittime.

Nel dettaglio si parla di un furto in abitazione di vari monili d’oro commesso con raggiro a Monticelli d’Ongina ai danni di una donna anziana di 89 anni il 16 novembre 2022. Un tentato furto commesso lo stesso giorno a Rottofreno ai danni di altra donna di 77 anni. Due furti in abitazione di vari monili d’oro e d’argento, oggettistica di valore e circa 1000 euro in contanti commessi in assenza delle proprietarie ad Alseno e Castel San Giovanni l’ 1 e il 2 dicembre 2022.

I carabinieri di Asti hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Asti su richiesta di quella Procura della Repubblica: i tre uomini sono ritenuti responsabili di far parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di furti e rapine pluriaggravate in abitazione ai danni di persone anziane, furti e riciclaggio di autovetture. In alcuni dei sedici eventi è stato contestato il reato di rapina aggravata, in quanto gli indagati, durante l’azione criminosa, utilizzavano sostanze urticanti (sostanze alla capsaicina o simili) i cui effetti aggravano lo stato di vulnerabilità delle vittime.

Le indagini

Le indagini, condotte dai Carabinieri di Asti, dall’ ottobre 2022 al gennaio 2023, attraverso  servizi di pedinamento e osservazione, l’analisi di numerosi filmati di videosorveglianza, riconoscimenti fotografici e attività tecniche, hanno permesso di identificare i tre presunti autori dei reati commessi con la tecnica del “finto addetto dell’acquedotto”, i quali a bordo di un’Alfa Romeo Giulietta, pesantemente modificata per incrementarne sensibilmente le prestazioni, hanno portato a segno numerosi colpi a partire dal 2022.

Fondamentali, nell’ambito delle indagini, la collaborazione delle vittime, che hanno fornito precise e puntuali descrizioni dei malviventi e dei mezzi da loro utilizzati. Più di 50mila euro sono i proventi della loro attività illecita.

Durante l’esecuzione dell’ordinanza, i carabinieri hanno proceduto anche al sequestro dell’auto utilizzata per commettere furti, nonché vari indumenti per il travisamento, spray urticanti, materiale pirotecnico funzionale ai raggiri, ricetrasmittenti, targhe contraffatte e materiale per clonare targhe di auto.

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