L’ultimo tragico episodio di morte sul luogo di lavoro nella nostra provincia induce ad una riflessione sulle iniziative, in doveroso costante miglioramento e potenziamento, per la prevenzione e il contrasto a tale fenomeno.
Nonostante i numerosi provvedimenti normativi e le attività di controllo degli enti preposti, nonché le iniziative di sensibilizzazione delle parti datoriali e dei lavoratori, per una puntuale ed esaustiva informazione e formazione, continuano purtroppo a registrarsi eventi che sovvertono la visione dei luoghi di lavoro, da ambienti in cui si svolge la quotidiana vita lavorativa delle persone, con sicurezza e serenità, a luoghi in cui si muore.
“Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita” ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro dello scorso 9 ottobre.
“Il tema è oggetto di massima attenzione da parte di questa Prefettura, che ha promosso dallo scorso anno la costituzione dell’Osservatorio Provinciale per la sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto al lavoro nero, istituito nell’ambito del protocollo di intesa sottoscritto il 23 settembre 2020 e presieduto dal Prefetto, quale “luogo di sintesi e raccordo tra i diversi livelli istituzionali e le parti sociali che risultano coinvolti, a vario titolo, nella materia della sicurezza nei luoghi di lavoro e nelle misure di contrasto al lavoro nero ed irregolare”, in connessione con il Comitato regionale di coordinamento di cui all’articolo 7 D.lgs. n. 81/2008”, ricorda la prefettura in una nota.
L’Osservatorio è finalizzato a promuovere una più radicata cultura della sicurezza, con la collaborazione delle associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali. In seguito all’analisi effettuata nella prima fase dei lavori, sono stati individuati quali settori più a rischio, nella provincia di Piacenza, agricoltura, edilizia e logistica.
In tali ambiti sono stati pertanto concordati, a partire dalla scorsa primavera, controlli straordinari da parte degli enti ispettivi ITL, INPS, AUSL e INAIL, aggiuntivi rispetto a quelli svolti dai predetti enti nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali.
Di seguito i risultati conseguiti a partire dall’inizio dell’anno 2022:
Con riferimento al dato relativo al settore dell’edilizia, si precisa che si tratta del numero di cantieri ispezionati presso i quali possono operare anche più ditte.
Sono stati accertati complessivamente 84 lavoratori irregolari nei settori attenzionati e 39 lavoratori sommersi.
Nell’ambito di tale attività, l’ITL ha accertato altresì l’evasione dell’importo complessivo di € 1.147.019.
Il prossimo 14 novembre si terrà la prossima riunione dell’osservatorio per il monitoraggio dell’andamento dell’attività di controllo, con l’avvio di una riflessione sull’opportunità di estendere ad altri settori i controlli straordinari.
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