«A dieci anni dall’alluvione del 2015, troppe ferite sulle nostre strade sono ancora aperte. È urgente che si intervenga per garantire sicurezza e dignità alla viabilità dell’Alta Valnure»: così interviene il consigliere regionale Lodovico Albasi, che in questi mesi ha raccolto segnalazioni da cittadini e amministratori locali sul progressivo deterioramento di alcuni tratti viari fondamentali.
La situazione è particolarmente critica in diversi punti. «Conosco bene la situazione – dichiara Albasi – e sto monitorando da tempo queste criticità. Ho effettuato sopralluoghi in loco e raccolto le preoccupazioni dei cittadini. Come già fatto in passato, intendo continuare a portare queste istanze nelle sedi regionali».
Di recente, il consigliere ha colto l’occasione di una visita conviviale al Rifugio Lago Nero a Selva di Ferriere per tornare in Alta Valnure e verificare di persona alcune delle criticità viarie più urgenti. «È importante mantenere un rapporto diretto con il territorio – aggiunge – ascoltare le persone e constatare con i propri occhi le difficoltà quotidiane che affrontano».
Albasi sottolinea come il proprio impegno non sia limitato alle questioni urbane, ma guardi con costanza e convinzione anche alle vallate piacentine: nei primi mesi di mandato in Consiglio regionale ha infatti promosso emendamenti al DEFR per sostenere i Comuni montani, difeso l’attivazione di soluzioni di mobilità alternativa per i residenti, e ha portato all’attenzione della Regione il tema della denatalità e dello spopolamento, chiedendo politiche dedicate ai territori fragili. Ha inoltre sostenuto la diffusione della banda ultra larga nelle zone appenniniche, essenziale per contrastare il digital divide e rendere attrattive le aree interne. In parallelo, ha seguito da vicino dossier cruciali come gli interventi per la rete viaria in montagna, la gestione della crisi carburanti, la prevenzione del dissesto idrogeologico — elemento chiave per la sicurezza e la tutela del territorio — e lo sviluppo dell’agricoltura di montagna, fondamentale per la valorizzazione delle risorse locali e la sostenibilità ambientale.
«Chi vive in Alta Valnure, così come chi vive nelle nostre valli piacentine, non deve sentirsi abbandonato. La Regione deve essere presente e attenta, perché la tenuta del territorio passa anche dalla manutenzione delle sue infrastrutture, dalla prevenzione dei rischi idrogeologici e dal sostegno a chi lavora per mantenere viva la montagna» – conclude Albasi. Il consigliere conferma che continuerà a seguire da vicino l’evolversi della situazione e a farsi promotore di soluzioni concrete a sostegno delle comunità locali, pronto a intervenire nelle sedi opportune.
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