Dopo il lungo periodo di interruzione, è tornato due anni fa l’ormai mitico concorso della Süppéra d’Argint, la competizione indetta dall’Accademia della cucina piacentina, un evento contrassegnato subito dal successo di partecipanti, uomini e donne, grazie anche al fondamentale sostegno di Banca di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia, Fondazione di Piacenza e Vigevano. Altri sponsor, Padana Impianti, RG Commerciale, Cantina Vicobarone (che fornisce il Metodo classico Iridium per l’aperitivo), Gioielleria Rossi di Elena Rossi.
In particolare, la Banca di Piacenza, fortemente radicata nel tessuto produttivo e culturale del territorio piacentino, è quella che si è fatta da subito sollecitatrice e garante per rivitalizzare una manifestazione che, per le sue peculiarità ormai storiche, concorre a valorizzare il sistema agroalimentare di qualità, attraverso una valenza che è sì culinaria, ma soprattutto culturale e di promozione del territorio stesso.
Tra le novità di quest’anno, è in via di sviluppo un progetto che prevede la valorizzazione dei giovani futuri chef che, dopo gli studi, diventeranno i nuovi protagonisti del mondo della ristorazione.
La 32esima edizione è come di consueto riservata a cuochi e cuoche, ma solo per coloro che esercitano professioni al di fuori da attività gastronomiche. Il concorso prenderà il via verso la fine di dicembre per proseguire nei mesi successivi. Nel frattempo, coloro che intendono partecipare dovranno presentare, entro la prima decade di gennaio, domanda all’Accademia, nella quale proporranno almeno un primo e una pietanza.
I due “piatti” dovranno indicare un “titolo” e dovranno essere descritti in modo tale che la giuria possa insindacabilmente giudicare se ammetterli al concorso.
La competizione culinaria si snoderà in tre fasi successive. Nella prima verranno selezionati i concorrenti la cui ricetta presentata sarà giudicata più rispondente alla proposta gastronomica personale quindi, nella seconda fase del concorso, verranno scelti i cuochi che parteciperanno alla fase finale, nella quale i quattro prescelti ripeteranno la prova per essere classificati in ordine di merito. Ciascun piatto dovrà essere cucinato per almeno 8 persone.
La giuria sarà composta da 8 persone, così designate: il presidente dell’Accademia, un cuoco professionista, un sommelier, un consigliere dell’Accademia, un giornalista e tre membri aggiunti. La giuria eleggerà al suo interno un presidente e un segretario. L’Accademia metterà a disposizione una cucina attrezzata; comunque, il concorrente potrà integrare l’attrezzatura disponibile con suoi utensili e potrà visitare la cucina stessa prima della gara.
Le materie prime per la confezione dei “piatti”, primo e secondo, dovranno essere procurati
dal concorrente per non limitare la scelta e condizionarne la riuscita. II concorrente dovrà scegliere le bevande idonee da accoppiare al piatto.
II “cuoco-a” primo classificato riceverà una artistica Süppéra d’Argint; al secondo/a sarà assegnato il Miscul d’Argint, al terzo ed al quarto/a classificato verrà assegnato un Piatt
d’Argint. Sono previsti riconoscimenti anche alle ricette che valorizzano o riscoprono la cucina piacentina tradizionale.
Il concorso è stato presentato nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta alla Sala Ricchetti della Sede centrale della Banca di Piacenza e alla quale hanno partecipato il presidente dell’Istituto di credito, Giuseppe Nenna («Siamo contenti di sostenere questa importante manifestazione insieme alla Fondazione e alla Camera di Commercio, con le quali facciamo squadra a favore del territorio»), il vicepresidente della Camera di Commercio dell’Emilia Filippo Cella («Promuovere l’enogastronomia è un volano per il sistema economico; è per questo che sono tre anni che abbiamo scommesso sulla ripartenza di questo concorso, una scommessa, visto il successo, decisamente vinta»), il vicepresidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Mario Magnelli («L’Accademia della cucina piacentina fa cultura e va sostenuta; ed è positivo che l’aiuto venga da istituzioni che fanno cose diverse ma che condividono alcune iniziative da accompagnare insieme, perché così riescono meglio»), il presidente dell’Accademia della cucina piacentina Alberto Paganuzzi («Grazie alla Banca, alla Camera di Commercio e alla Fondazione che ci permettono di proseguire la nostra attività, che tiene viva la tradizione culinaria piacentina con una squadra che funziona»).
Per essere ammessi al concorso i concorrenti dovranno presentare domanda all’Accademia della Cucina piacentina (via Gaspare Landi 85 Piacenza)
email: concorso@accademiacucinapiacentina.com, indicando la professione, le proprie generalità, un recapito telefonico, o indirizzo e-mail, nonché le ricette per un primo ed un secondo piatto, redatte per gli assaggi di otto persone che compongono la giuria, con l’abbinamento dei vini per ciascuna ricetta (denominazione, provenienza) o eventuale bevanda alternativa, se confacente al piatto scelto. I piatti concorrono congiuntamente al giudizio finale. I concorrenti e le concorrenti saranno convocati presso la sede del concorso sfidandosi a coppie e preparando i piatti prescelti.
Per ogni informazione sarà possibile anche comunicare con Matteo Balderacchi al numero 3487323191, oppure scrivere alla mail dedicata.
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