“La città attrattiva: il ruolo della pianificazione urbana” è il titolo del convegno al MAXXI di Roma al quale la sindaca di Piacenza Katia Tarasconi è stata invitata a partecipare come relatrice all’interno della tre giorni nazionale “Città nel futuro 2030-2050” promossa da ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili).
Un confronto di alto profilo sui modelli di sviluppo urbano, moderato da Stefano Betti, vicepresidente ANCE Edilizia e Territorio, che ha visto dialogare Tarasconi con Davide Agazzi, esperto di sviluppo e innovazione locale e co-fondatore di FROM.
Accanto alla sindaca, era presente anche l’assessora all’Urbanistica Adriana Fantini, che ha seguito i lavori della giornata dedicata alla pianificazione delle città del futuro.
Il dibattito, strutturato attorno a due domande centrali – il ruolo della rigenerazione urbana per città che non possono più espandersi e i meccanismi per garantire la sostenibilità economica delle trasformazioni – ha permesso di approfondire esperienze e strategie concrete di governo del territorio.
Nel suo intervento la sindaca Tarasconi ha presentato il nuovo Piano Urbanistico Generale di Piacenza, sottolineandone la natura strategica e adattiva: «Oggi la sfida per le città non è espandersi, ma rigenerarsi - ha evidenziato -. Mantenere qualità della vita, servizi e lavoro senza consumare nuovo suolo significa ripensare le funzioni urbane in modo flessibile, sostenibile e condiviso».
Il nuovo PUG di Piacenza nasce da un lungo percorso di partecipazione che ha coinvolto cittadini, professionisti, categorie economiche e associazioni, raccogliendo idee e bisogni concreti della comunità.
Nel processo di elaborazione sono stati considerati anche i dati e le analisi del CRESME, che hanno fotografato una città attrattiva, dinamica e con i numeri per vincere la competizione tra i centri urbani di pari dimensione, confermandone la solidità demografica e la capacità di attrarre nuovi residenti, studenti e imprese. La costruzione del Piano si è fondata soprattutto su un dialogo aperto con la città, nell’ottica di una pianificazione condivisa e realistica.
Tra i principi cardine richiamati dalla sindaca: flessibilità controllata, rigenerazione del patrimonio esistente, valorizzazione della collaborazione pubblico-privato e attenzione alla sostenibilità economica e ambientale degli interventi. Il Piano introduce infatti strumenti di perequazione e premialità ambientale, pensati per incentivare la qualità urbana e la responsabilità sociale delle trasformazioni.
«Il futuro urbano – ha concluso – si costruisce solo se pubblico e privato operano secondo regole comuni. Con lo strumento del partenariato pubblico-privato il Comune mantiene la regia, ma apre alla responsabilità condivisa. Il nostro PUG è una visione di città che vuole unire innovazione, inclusione e qualità della vita, lasciando alle prossime generazioni una Piacenza migliore».
L’intervento di Katia Tarasconi ha portato all’attenzione del dibattito nazionale l’esperienza di una città che si sta trasformando senza rinunciare alla propria identità, diventando un esempio concreto di pianificazione flessibile, sostenibile e partecipata.
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