Cronaca Piacenza

“Servono soldi per curare suo figlio”, escalation di telefonate truffa e tre vittime cadute nella trappola. I consigli dei carabinieri

Truffare le persone anziane e sole, oltre che essere una delle cose più odiose che possano accadere nella società, sono episodi più frequenti di quello che si immagini.

Negli ultimi giorni numerosi sono stati i tentativi di truffa che sono stati registrati in città e provincia. Prima a Fiorenzuola d’Arda (PC), poi a Carpaneto Piacentino (PC) e ancora a Gragnano Trebbiense (PC). In tutti i casi due sconosciuti, presentatisi e vestiti come operai e tecnici del gas, si son presentati alla porta con il pretesto di un malfunzionamento dell’impianto che doveva essere verificato e quindi invitavano gli anziani a porre contanti e monili d’oro al sicuro in frigo.

Ieri numerosi sono stati i tentati di truffa agli anziani che hanno ricevuto una telefonata da sconosciuti per raggirarli chiedendo dei soldi “per punture salvavita che arrivano dalla Svizzera”, oppure “per pagare le costose cure mediche di un familiare o dei figli che sono stati ricoverati in cliniche specializzate per un incidente grave o per Covid-19”. Non appena ricevuta la segnalazione al 112, le pattuglie dei Carabinieri di Piacenza sono subito accorse in aiuto degli anziani o persone sole che avevano chiamato. In questo modo i militari hanno potuto sventare il tentativo di truffa, prendere i primi indizi per cercar di individuare e rintracciare i truffatori e soprattutto tranquillizzare l’anziano. Purtroppo tre sono andati a segno: a Roncaglia di Piacenza, a Gragnano Trebbiense e in città vicino a Via Farnesiana. I truffatori sono riusciti a farsi consegnare oggetti d’oro, gioielli e denaro contante.

Per contrastare questo tipo di reati la prevenzione è la migliore difesa e quindi per non cadere in questi raggiri, spesso è sufficiente prendere alcune precauzioni come ad esempio ricordare che quando suonano alla porta non bisogna mai fidarsi delle apparenze.

Il truffatore per farsi aprire la porta ed introdursi nelle case può presentarsi in diversi modi. Spesso è una persona distinta, elegante e particolarmente gentile. Dice di essere un funzionario delle Poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS, o un addetto delle società di erogazione di servizi come luce, acqua, gas, etc. e talvolta un appartenente alle forze dell’ordine.

Per le persone anziane e sole, un brevissimo decalogo “in pillole” può essere utile:

  • non aprire agli sconosciuti e non farli entrare in casa. Diffidare degli estranei che si presentano in orari inusuali, soprattutto se si è soli in casa;
  • prima di far entrare in casa qualcuno, accertare la sua identità, farsi mostrare il tesserino di riconoscimento, e al minimo dubbio o sospetto, telefonare al 112, ad un familiare o al vicino di casa;
  • se inavvertitamente o per qualsiasi motivo uno sconosciuto è entrato in casa e ci si sente a disagio, non bisogna perdere la calma: con decisione lo si invita ad uscire avvicinandosi verso la porta. In ogni caso comunque chiamare subito i numeri di emergenza delle Forze dell’Ordine (112).

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