Unione Commercianti: “L’ingresso al centro storico resta un nodo da sciogliere, il cuore della città è inaccessibile per i visitatori” – AUDIO

L’ingresso al centro storico di Piacenza continua a restare un nodo da sciogliere: il cuore di Piacenza è bello ma inaccessibile per turisti e visitatori che arrivano in auto nella nostra città e, una volta giunti in prossimità della zona a traffico limitato, devono fare i conti con indicazioni eterogenee e parcheggi non sempre adeguatamente segnalati. Il problema si risolve o creando nuove aree di sosta, soluzione non facilmente attuabile in un contesto urbano come il nostro, oppure valorizzando meglio quelle esistenti utilizzando al meglio le soluzioni che la tecnologia ci offre“.  Raffaele Chiappa, presidente di Confcommercio Piacenza, torna a sollecitare l’amministrazione comunale su un tema per il quale il responsabile dell’associazione di categoria si è spesso fatto portavoce: quello di una città “smart”, a misura di cittadino ma anche di turista.

Se sul sito web del Comune di Piacenza faccio una ricerca sui parcheggi esistenti in città trovo una notevole mole di dati sugli spazi esistenti, sulle vie in cui sono collocati, sulle tariffe di quelli a pagamento e tanto altro. Da piacentino sono in grado di “decifrare” tutte queste informazioni ma un turista straniero desideroso di visitare Piacenza vi si perderebbe, non potendo accedere nemmeno a una mappa virtuale interattiva in più lingue” osserva Chiappa.

Audio intervista a Raffaele Chiappa

Le possibilità, sottolinea il rappresentante dei commercianti piacentini, sarebbero numerose: “Penso a cartelloni elettronici in grado di dare informazioni sul numero di stalli liberi nei vari parcheggi e a un’applicazione unica per la geolocalizzazione dell’utente, il suo accesso guidato alle aree di sosta, il relativo pagamento e altri servizi che gli permettano di girare il centro avendo tutte le informazioni a portata di mano. Come Confcommercio ribadiamo la nostra disponibilità a sederci a un tavolo con l’amministrazione comunale per ragionare insieme su soluzioni che la tecnologia ci permetterebbe di approntare con costi contenuti ma con ricadute importanti per il rilancio del commercio e del turismo cittadino, primo passo per la valorizzazione della città”.

Peraltro i temi legati al ripensamento in chiave smart delle città e alla rigenerazione urbana sono sempre stati un cavallo di battaglia di Confcommercio che a questo tema ha dedicato negli anni convegni, analisi e focus specifici, consapevole del fatto che riconquistare gli spazi urbani e soprattutto restituire vita alle città significhi soprattutto rilanciare lo sviluppo economico e sociale. Comuni e città giocano un ruolo centrale nelle strategie di recupero dei territori, ed è proprio per conoscere le principali soluzioni sviluppate dalle città italiane ed europee sul rilancio socio-economico, attraverso la collaborazione con gli attori e le comunità locali, Confcommercio ha organizzato nelle scorse settimane un “infoday” di approfondimento in collaborazione con Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani. I lavori, dedicati alla presentazione del punto di contatto nazionale del programma Europeo URBACT (che rientra nella Cooperazione territoriale europea) volto a promuovere lo scambio di esperienze tra città attraverso la creazione di reti tematiche e a promuovere l’attivazione e la diffusione del sapere a favore di uno sviluppo urbano sostenibile, sono stati aperti dall’introduzione di Antonella Galdi, vice Segretario generale Anci e di Alberto Marchiori, Incaricato per Confcommercio alla rigenerazione urbana. La presentazione del programma URBACT III e delle principali soluzioni sviluppate dalle città italiane è stata affidata a Simone d’Antonio, responsabile del National URBACT Point per Anci.

Nell’ambito dell’evento una sessione è stata dedicata alla presentazione delle esperienze e dei progetti in corso in alcune città come Milano, San Donà di Piave e Grosseto.

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