Si è tenuta questo pomeriggio, presso XNL Piacenza – nell’ambito della terza edizione del progetto diffuso di arte contemporanea XNL Aperto – la presentazione dei due nuovi progetti espositivi che animeranno la sezione Arte del Centro d’arte contemporanea, cinema, teatro e musica della Fondazione di Piacenza e Vigevano, fino al 6 gennaio 2025.
Con la presenza delle artiste si è alzato il sipario sulle mostre Sul Guardare Atto 4 – Valentina Furian, quarto capitolo della rassegna dedicata alla rilettura del patrimonio artistico del territorio attraverso opere di artisti contemporanei, che sarà allestita nella galleria al piano terra, e Out of the Grid. Italian zine 1978–2006. Post–movimento pre–internet3.0, una mostra sulle fanzine ispirata all’omonima pubblicazione di Dafne Boggeri, che sarà ospitata nella galleria al piano 1.
Il Centro rivolge un particolare ringraziamento, per la collaborazione, all’Azienda Vitivinicola La Stoppa di Elena Pantaleoni (Rivergaro, Pc).
Il progetto “Sul Guardare”
Il quarto e ultimo atto del progetto Sul Guardare, cura di Paola Nicolin, è la prima personale in un’istituzione italiana dell’artista Valentina Furian (Venezia, 1989), che lavora principalmente con immagini in movimento e installazioni time-based, utilizzando film, performance e fotografia per indagare il rapporto tra realtà e finzione. La mostra concepita per gli spazi di XNL parte dalla recente opera video Centauro (2024), realizzata grazie a residenze e collaborazioni istituzionali sviluppate dall’artista (Fundación PROA Buenos Aires e GAMeC Bergamo nell’ambito di ON AIR Argentina Italy Residency Program) e di recente presentata alla Biennale Gherdëina.
L’opera-video principale sviluppa un viaggio cominciato dalle sculture equestri del Mochi in Piazza Cavalli a Piacenza e proseguito come ricerca sulla rappresentazione del cavallo, sulle forme di potere nel rapporto tra essere animale e umano, tra preda e predatore. Il quarto atto di Sul Guardare, instaura dunque un dialogo a distanza con i Musei Civici di Palazzo Farnese ed è stato realizzato grazie a una proficua collaborazione con XNL Musica, e quindi il Conservatorio Giuseppe Nicolini di Piacenza, che ha lavorato alla parte sonora dell’esposizione.
Si ringraziano in particolare il responsabile Gianmarco Romiti, il compositore e tecnico del suono Edoardo Maria Bellucci e il tecnico del suono e studente Mattia Ridolfo, in arte Innerfrost.
Out of the Grid
L’esposizione Out of the Grid. Italian zine 1978–2006. Post–movimento pre–internet3.0 è invece un progetto tratto dall’omonima pubblicazione edita da Les presses du réel (2023) dedicata alla scena delle autoproduzioni editoriali italiane dopo l’esperienza dell’editoria underground di movimento e prima dell’evoluzione tentacolare dell’algoritmo.
Partendo da una ricerca dell’artista Dafne Boggeri, realizzata in collaborazione con Sara Serighelli e con Ilenia Arosio, Marta Zanoni, Leonardo Caldana e Maddalena Manera, Out of the Grid nasce dal desiderio di dare visibilità a quei movimenti autonomi che nascono su carta e spesso esondano su altri medium: da un francobollo a un messaggio sulla segreteria telefonica, dalla radio al fax, dai floppy disk a vinili, nastri magnetici, CD, VHS o fiancate dei vagoni del treno, sino al digitale e al mondo dei blog.
La mostra, realizzata in collaborazione con SPRINT e le associazioni non profit O’ e GALATTICA, amplificando l’analisi presente nel libro oltre con alcune conversazioni dedicate a vari aspetti del tema e al contesto delle autoproduzioni, come quelle che vedono protagonist3 lo scrittore musicale Stefano Gilardino e il giornalista punk Glezös, la critica e curatrice Fabiola Naldi e il collezionista di zine hip hop Pietro Rivasi, Giulia Vallicelli ‘archivio vivente riot/queercore’ di Compulsive Archive intervistata da Dafne Boggeri, o l’artista e gallerista Gino Gianuizzi in dialogo con la critica e curatrice Lorenza Pignatti.
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