Il direttore tecnico Gianfranco Rizzi fa il punto della situazione guardando anche ai programmi del nuovo anno e il sogno olimpico per il kickboxing
Un compleanno speciale rimandato vista la situazione, tante difficoltà da affrontare ma anche la voglia di non mollare, con la mentalità sportiva come valido alleato per combattere e andare avanti. Il 2020 targato Covid-19 ha scombussolato un po’ i piani della Yama Arashi, società piacentina attiva nelle arti marziali e negli sport da combattimento.
“Stiamo per archiviare un anno che ha condizionato l’umanità sotto tutti gli aspetti e che ha avuto un forte impatto negativo anche sullo sport. Nel 2020 la Yama Arashi avrebbe dovuto vivere una stagione importantissima, festeggiando il 50esimo compleanno, ma viste le limitazioni imposte, abbiamo deciso di rimandare la cerimonia. Cinquant’anni di vita sono una tappa molto importante per ogni attività, nel nostro caso ancor di più, essendo una storia arricchita da 20 titoli mondiali, 25 europei e innumerevoli titoli italiani conquistati dai nostri atleti. Una tappa che deve essere festeggiata e celebrata degnamente e senza restrizioni: lo faremo a tempo debito”.
“Abbiamo partecipato con successo alle due fasi interregionali di Borgoricco e Mareno di Piave valide per accedere al Criterium nazionale, brillando con diversi giovani. Inoltre, eravamo presenti a due eventi internazionali, il Golden Glove di Conegliano Veneto e l’Athens Challenge, con podi e medaglie d’oro. Eravamo pronti per l’Irish Open di Dublino, ma – con biglietti aerei in tasca – le limitazioni ci hanno fermato. Da lì tutte le competizioni sono state stoppate”.
“La Federkombat ha già reso noto il calendario per il prossimo anno con regionali in gennaio, interregionali in febbraio, Criterium nazionale a marzo e Tricolori Assoluti a maggio. Grazie a chi ci sostiene, ci poniamo l’obiettivo di partecipare a tutte queste competizioni e ad alcuni dei maggiori tornei World Series promossi dalla federazione mondiale WAKO”.
“Recentemente il Cio ha ufficializzato l’inserimento della kickboxing ai Giochi Europei, un grandissimo traguardo e condizione imprescindibile per diventare sport olimpico. I Giochi si terranno in Polonia nel 2023, ho accolto questa notizia come un segnale positivo, il seme della rinascita che aspettavamo e sono fiducioso che la Yama Arashi, con i suoi talenti e in particolare il campione del mondo Davide Colla, sappia scrivere una pagina importante anche in questa occasione. Ora possiamo cominciare a credere nel nostro sogno olimpico, chissà forse già da Los Angeles 2028”.
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