“Benvenut*” e “altro genere” sul questionario del comune, Zanardi (FdI): “L’ideologia non si riversi nei documenti ufficiali”

Gloria Zanardi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione relativamente al questionario per la rilevazione del benessere famigliare che è stato sottoposto a tutta la cittadinanza dal Centro per le Famiglie del Comune di Piacenza.

Zanardi, a seguito di alcune segnalazioni che le sono pervenute, rileva: “Accedendo al questionario attraverso il QR Code o il relativo link si notano da subito alcuni elementi: la premessa utilizza un linguaggio cosiddetto “inclusivo del genere”: “Benvenut*”; il primo passaggio da completare è riferito al GENERE in cui tra le opzioni si legge: maschio, femmina, altro, preferisco non rispondere”.

Le perplessità di Zanardi

Il consigliere di Fratelli d’Italia, dunque, manifesta le sue perplessità in merito: “Non si comprende l’utilizzo dell’asterisco che – si presume stante il tenore delle domande successive – rappresenta la volontà di includere nel termine non solo maschi e femmine, ma anche persone che non rientrerebbero (a parere di chi ha elaborato il questionario) nelle due categorie. L’utilizzo dell’asterisco opacizza le desinenze maschili e femminili, a favore di un “genere neutro” che non si sa esattamente cosa possa ricomprendere. Tra l’altro il “linguaggio neutro” è cosa totalmente diversa dalla modalità di linguaggio cosidetto “sessuato” che invece vede declinare le parole anche al femminile e pare essere quello utilizzato dall’amministrazione nella quotidianità delle attività consigliari”.

Zanardi incalza: “inoltre, non si comprende la motivazione per la quale sia stato richiesto il “GENERE” e non il “SESSO” e perché tra le opzioni di scelta del GENERE compaiano anche: “altro” e “preferisco non rispondere” – prosegue – l’assenza di dati oggettivi ed univoci per quanto concerne le caratteristiche primarie del pubblico rispondente al questionario inficia la valenza degli esiti del medesimo ed inoltre si ritiene che la modalità di formulazione del questionario sia la proiezione di un’ideologia che, se è pur legittimo sostenere politicamente (anche se da me non condivisa), non deve riversarsi su attività ufficiali rivolte alla cittadinanza”. 

In conclusione l’esponente del partito della Meloni chiede all’amministrazione le motivazioni relativamente a tali scelte, non condivise dalla stessa.

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