Zara trasferisce parte della lavorazione in Polonia, stop al lavoro a chiamata: “Numeri importanti” – AUDIO

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Il noto marchio di abbigliamento Zara ha annunciato che trasferirà parte del lavoro in Polonia. Una notizia che i sindacati stanno attenzionando anche se pare che l’impatto sul magazzino di Castel San Giovanni non sarà drammatico. I 400 dipendenti del magazzino, infatti, si occupano principalmente della distribuzione della merce nei negozi fisici e questa operazione pare non si arresterà. In Polonia sarà trasferita la gestione degli acquisti online. In sostanza, i dipendenti a tempo indeterminato sarebbero salvi. Perderanno invece il lavoro gli operai a chiamata, quelli arruolati solo nei periodi di maggiore richiesta. E comunque non si parla di pochi lavoratori, come conferma la Cgil, con Massimo Tarenchi.

Ci garantiscono il posto per tutti i dipendenti a tempo indeterminato che sono circa un po’ più di 400, mentre purtroppo per i lavoratori che venivano assunti per i vari picchi, sono circa tre durante l’anno, purtroppo per quelli non c’era più spazio. L’e-commerce è molto ondivago e ha delle punte notevoli, si arrivava anche a 900 o anche a 1000 persone in alcuni picchi stagionali”.

Quindi numeri importanti comunque anche se si parlava di lavoro saltuario.

Assolutamente sì, sono stati numeri importanti. Non dimentichiamoci che Fiege (che dirige la sede Zara di Castello) è arrivata a San Giovanni e ha internalizzato i lavoratori a cui prima dava in appalto le lavorazioni. Siamo passati nel 2021 da 180 lavoratori a oltre 200 lavoratori stabilizzati nell’arco di questi due o tre anni, infatti adesso siamo oltre 400 lavoratori. Quindi è stato fatto anche un percorso di stabilizzazione all’interno di quel magazzino. Purtroppo, diciamo, questo percorso di stabilizzazione si è interrotto“.

L’impatto si è avuto più che altro sul pezzo impiegatizio, che di fatto è andato a toccare fra le 20 e le 25 risorse. Quello sì, è stato l’impatto. Poi per il futuro, naturalmente, avendo un magazzino, avendo anche degli spazi che si vuoteranno, come fanno tutti i committenti e i grandi player cercheranno nuovi clienti per andare a riempire gli spazi che si sono vuotati. Perché i costi fissi rimangono, quindi è gioco di tutti, anche per mettere a reddito il magazzino, riempire quelli spazi che si sono vuotati, è un po’ poi il gioco che fanno tutti questi grandi committenti sul fatto di cercare e implementare sempre con nuovi clienti”.

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