“La scelta della Regione Emilia-Romagna di riallocare oltre 74 milioni di euro nell’ambito della programmazione sullo Sviluppo Rurale rappresenta un passo concreto a sostegno dei territori che più spesso rischiano di rimanere ai margini: quelli montani, collinari e rurali. È una decisione che condivido pienamente e che considero particolarmente significativa anche per la Provincia di Piacenza, dove il presidio del territorio da parte di agricoltori e allevatori è fondamentale non solo per l’economia, ma anche per la coesione sociale e la tutela ambientale”.
Ad affermarlo è il consigliere regionale Lodovico Albasi, che sottolinea l’importanza dell’intervento deliberato dalla Giunta e illustrato dall’assessore all’Agricoltura Alessio Mammi: “Il raddoppio delle indennità compensative per chi lavora in zone montane e soggette a vincoli naturali, l’incremento delle risorse per le politiche di promozione dei prodotti agroalimentari di qualità e per la prevenzione del dissesto idrogeologico, sono misure concrete e mirate, che rispondono a esigenze reali delle nostre comunità”.
“Un primo risultato della nostra Regione di cui vado fiero – aggiunge Albasi – al quale ho contribuito anche personalmente attraverso il lavoro svolto con i colleghi in Commissione Territorio, frutto dell’esperienza maturata negli anni e del dialogo continuo con amministratori, agricoltori, allevatori e operatori della nostra città e provincia. È grazie a questi incontri, negli ultimi mesi, che ho potuto portare all’attenzione dell’Assessorato le istanze e le priorità espresse direttamente dai territori”.
“Si tratta – prosegue Albasi – di un utilizzo virtuoso dei fondi europei, capace di trasformare le opportunità offerte dalla programmazione 2023-2027 in interventi strategici. In particolare, nelle aree montane del piacentino, come l’Alta Val Nure, la Val Trebbia e la Val d’Arda, l’agricoltura rappresenta spesso l’unica barriera alla desertificazione sociale e all’abbandono. Sostenere il reddito di chi sceglie di restare e di investire in queste zone significa sostenere la montagna, difendere la biodiversità e valorizzare il patrimonio paesaggistico e culturale della nostra provincia”.
“Un’attenzione particolare – aggiunge il Consigliere – viene rivolta anche alla transizione ecologica, con l’aumento degli aiuti per l’agricoltura biologica e il rafforzamento delle misure per il benessere animale, soprattutto negli allevamenti bradi e semibradi. Sono segnali chiari di una visione che mette al centro la sostenibilità e la qualità delle produzioni, in linea con i valori che da sempre caratterizzano l’agricoltura emiliano-romagnola”.
“Ringrazio l’assessore Mammi e l’intera Giunta per il lavoro svolto e per la capacità di gestire in modo strategico la programmazione regionale. Ora sarà nostro compito, come rappresentanti del territorio, favorire la massima partecipazione ai bandi e alle opportunità previste, garantendo informazione, accompagnamento e supporto agli agricoltori e agli enti locali piacentini”.
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