
Con circa la metà delle specie vegetali e un terzo di quelle animali presenti in tutto il continente europeo, l’Italia è leader nella tutela della biodiversità. Un patrimonio naturale straordinario che fa del nostro Paese il più green dell’Unione Europea.
È quanto emerge da un’analisi di Coldiretti e Campagna Amica basata su dati della Convenzione sulla Diversità Biologica (Cbd), diffusa in occasione della Giornata Mondiale della Biodiversità, che si celebra oggi, giovedì 22 maggio. Nel dettaglio, il nostro Paese ospita oltre 58.000 specie faunistiche e 6.700 specie vegetali.
Di queste, il 30% degli animali e il 15% delle piante presenti in Italia vivono esclusivamente entro i confini nazionali, rendendo il nostro territorio unico dal punto di vista ecologico.
La biodiversità: un vero patrimonio
La biodiversità rappresenta per il nostro Paese un vero e proprio tesoro dal punto di vista patrimonio, culturale, ambientale ed economico – rilevano Coldiretti e Campagna Amica – che va tutelato rispetto ai pericoli che vengono dagli effetti dei cambiamenti climatici, del consumo di suolo, ma anche dall’omologazione delle produzioni a livello internazionale. Circa 2/3 della frutta antica a livello varietale è andata perduta nel secolo scorso. Basti pensare che a fronte delle circa 400 varietà di mele catalogate nel nostro Paese, il 90% del mercato è costituito da solo 4 di queste.
Un argine importante alla standardizzazione e alla tutela della biodiversità è rappresentato dall’azione di recupero portata avanti in questi anni dagli agricoltori italiani. Fondazione Campagna Amica ha censito oltre 1.500 prodotti in via di estinzione, i “Sigilli di campagna Amica” che sono stati recuperati per essere venduti nei mercati contadini. La loro presenza – anche al Mercato Coperto di Piacenza – non solo offre ai consumatori prodotti di altissima qualità e dal gusto autentico, ma educa anche all’importanza della diversità e alla sostenibilità delle pratiche agricole.
Campagna Amica fa scuola oggi in tutto il mondo
Ma oltre che in Europa il fenomeno Campagna Amica e il suo ruolo nella tutela della biodiversità fa scuola oggi in tutto il mondo. Oggi è stato inaugurato a Tunisi il primo mercato contadino nato grazie al progetto Mediterranean and African Markets Initiative (Mami – Farmers Markets Project), sostenuto dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiana, realizzato da Ciheam Bari, in collaborazione con la World Farmers Markets Coalition e la Fondazione Campagna Amica di Coldiretti. L’Italia, con il suo modello di agricoltura contadina, torna a essere protagonista nel Mediterraneo e in Africa, accompagnando comunità e territori in un percorso concreto di crescita locale e sostenibile per la difesa della biodiversità rispetto ai rischi legati al clima e all’omologazione.
Giornata mondiale delle api
Sul tema della biodiversità si è riflettuto anche in occasione della Giornata mondiale delle api che si è celebrata il 20 maggio, quest’anno dedicata al loro ruolo fondamentale nella prodizione di cibo. Secondo un’analisi Ispra, quasi il 90% delle specie di piante da fiore selvatiche del mondo e il 75% delle specie mondiali di interesse agrario dipendono per la loro riproduzione, interamente o in parte, dall’impollinazione operata da animali.
Un ruolo che in Italia viene oggi minacciato dagli effetti dei cambiamenti climatici. Secondo un’analisi Coldiretti su dati dell’Osservatorio Miele, nel 2024 la produzione nazionale è stata stimata in 21.850 tonnellate, in lieve calo rispetto al 2023, accompagnata per la prima volta da una leggera flessione del numero degli alveari, in controtendenza al costante incremento degli ultimi anni.
La produzione di miele
Le condizioni meteo-climatiche, tra escursioni termiche e piogge abbondanti, hanno azzerato o fortemente ridotto le produzioni dei principali mieli primaverili su tutto il territorio nazionale, con una ripresa estiva parziale e molto diversificata. Un trend proseguito di fatto anche nel 2025. La ripresa della stagione apistica è stata caratterizzata da meteo variabile, con alternanza di caldo e freddo e piogge abbondanti, che ha limitato la possibilità di sfruttare a pieno le prime fioriture primaverili. Nel Piacentino è in corso la raccolta dell’acacia, con tanti interrogativi legati al clima.
I rischi della Vespa Velutina
E mentre l’ape è portavoce dell’impollinazione del 70% delle piante che abitano la Terra, la presenza di un altro insetto, chiamato Vespa Velutina, dovrebbe, invece, allertare sia i cittadini sia apicoltori e agricoltori. Questo esemplare si è diffuso infatti anche nel continente europeo, arrivando in Italia già dal 2012. Purtroppo la sua presenza anche nel territorio piacentino sta sempre più compromettendo i raccolti di miele e la capacità di sopravvivenza delle colonie. Per questo motivo APAP, Associazione Provinciale Apicoltori Piacentini, si sta attivandosi tempestivamente, organizzando degli incontri – diversi quelli andati in scena nel Piacentino negli ultimi mesi – per informare i soci e la cittadinanza in caso di avvistamenti.
Inoltre, a pesare sull’Alveare Italia sono anche le importazioni selvagge di miele.
Nei primi due mesi dell’anno sono arrivati 5,4 milioni di chili di prodotto straniero, di cui oltre 1/3 di provenienza Extra Ue, spesso di bassa qualità e a prezzi stracciati, che esercita una pressione al ribasso sulle quotazioni di quello italiano, mettendo in difficoltà i produttori nazionali, secondo l’analisi Coldiretti su dati Istat.
Scegliere miele di origine nazionale
“Per sostenere un settore che coinvolge molti giovani e garantire il fondamentale lavoro delle api nelle nostre campagne è importante scegliere miele di origine nazionale, un’opportunità peraltro favorita dalla recente Direttiva Ue che ha introdotto un’etichetta ancora più chiara, anche se non è purtroppo ancora previsto l’obbligo di dichiarare l’origine del miele utilizzato nei trasformati, origine che solo alcune aziende dichiarano volontariamente”. sottolinea Roberto Gallizioli, direttore di Coldiretti Piacenza.
Temi cari a Coldiretti, che prosegue la raccolta firme (a Piacenza è possibile aderire in ogni sede e al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Farnesiana,17) per una legge popolare che garantisca l’introduzione dell’obbligo dell’indicazione del Paese d’origine in etichetta su tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Unione Europea.
Difendere la qualità Made in Italy
Un impegno per difendere la qualità Made in Italy e il lavoro delle nostre aziende agricole. Dal Rapporto sui crimini agroalimentari in Italia elaborato da Coldiretti, Eurispes e Fondazione Osservatorio agromafie appena presentato al Centro Congressi di Palazzo Rospigliosi a Roma, emerge infatti un quadro fortemente preoccupante che investe l’agroalimentare con minacce che vanno dal caporalato transnazionale alle “imprese senza terra” fino all’italian sounding: per Coldiretti – spiega Gallizioli – la filiera agroalimentare parte dal lavoratore agricolo e arriva al consumatore: difenderla dalle mafie significa anche garantire il giusto prezzo lungo tutto il percorso.
La presentazione del Rapporto coincide con l’approvazione del disegno di legge che introduce, su iniziativa del ministro Lollobrigida, nel codice penale un nuovo titolo dedicato ai delitti contro il patrimonio agroalimentare, accogliendo le proposte della cosiddetta “Legge Caselli”. Alla presentazione del Rapporto ha partecipato una delegazione piacentina guidata dal presidente di Terranostra Paolo Oddi.
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