Cava di Albarola, la questione approda in Regione con Europa Verde: “Preoccupazione tra i cittadini”

“Fare chiarezza sul procedimento di valutazione di impatto ambientale sul rinnovo della concessione mineraria per l’estrazione di marna dalla cava piacentina di Albarola.”

È la richiesta di Europa Verde in un’interrogazione discussa in commissione Territorio, ambiente e mobilità in cui si chiede conferma, come apparso sulla stampa locale, della durata trentennale per la nuova concessione. Un periodo, ove confermato, eccessivo in rapporto all’emergenza climatica in atto e che “imporrebbe la possibilità di adeguamenti periodici delle attività produttive che impattano sul clima”.

Ulteriori quesiti posti all’esecutivo regionale, poi, riguardano il monitoraggio dell’impatto ambientale generato dalle attività di estrazione e trasporto, e in particolare si vuole sapere se “tale attività verrà svolta da centraline fisse o mobili” e quali saranno le eventuali misure di mitigazione previste.

Ulteriore quesito all’esecutivo regionale riguarda poi la procedura della conferenza dei servizi, da cui sarebbero escluse cittadinanza e associazioni ambientaliste quali il comitato per la difesa ambientale di media Val Nure, Legambiente e l’associazione viticoltori Val Nure.

In via più generale, infine, Europa Verde chiede alla giunta se “non ritenga necessario aggiornare la normativa che regola le attività estrattive e rilanciare il settore delle costruzioni riducendo il prelievo di materiale dalle cave a favore di una accelerazione nella direzione dell’economia circolare attraverso il recupero e il riciclo degli inerti provenienti dalle demolizioni edilizie”.

Dando seguito alle domande poste, l’assessoreall’Ambiente, protezione civile, difesa del suolo e della costa ha chiarito che “il termine dei 30 anni si riferisce alla concessione dell’area approvata dai Comuni di Vigolzone e Rivergaro nel 2020 e questa decisione viene riportata dal proponente nella richiesta di VIA e in tale fascicolo è previsto anche un dettagliato studio sulle mitigazioni previste in ogni settore ambientale”.

Per quanto riguarda la partecipazione di soggetti privati alle Conferenza dei servizi, la titolare dell’Ambiente ha spiegato che “alla Conferenza dei servizi decisoria parteciperanno solo le pubbliche amministrazioni coinvolte nel processo e che i portatori di interesse, che non possono esprimersi in tale sede, potranno far pervenire le proprie osservazioni non appena sarà stabilita una data per la procedura”. Per quanto riguarda il riciclo di materiale inerte proveniente dalle demolizioni, l’Assessore ha confermato come una specifica normazione in merito sarà contenuta nel prossimo piano rifiuti ma al momento la marna risulta difficilmente sostituibile con altri materiali.

Europa Verde ha espresso soddisfazione per le azioni che si andranno a concretizzare nel futuro prossimo per disciplinare e promuovere il riciclo in edilizia “ma resta il problema specifico della cava di Albarola che avrà un notevole impatto ambientale sul territorio circostante.”

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