Enpa: “Abbiamo chiamato il lupo, dice che non è stato lui”

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Abbiamo appreso dai media, la vicenda di Ponte dell’Olio,  ove  una cagnolina segugia di 4 anni ed i suoi 4 cuccioli partoriti il giorno prima sono spariti,  senza lasciare tracce,  ovviamente il colpevole chi altri poteva essere se non il famelico lupo cattivo ? Le favole insegnano a tutti da generazioni e generazioni…colpa del Lupo.  Enpa sezione provinciale di Piacenza sente proprio il dovere di mettere un punto fermo alla continua e pressante campagna allarmista e sconsiderata contro il Lupo Italiano, che diviene il fantasioso protagonista di troppi eventi  dove non vi sono prove ed evidenze “certificate” anche del solo suo passaggio, figurarsi  di un attacco.  “Senza prove concrete e verifiche approfondite si è subito arrivati alla conclusione che sicuramente il colpevole è un lupo”   commentano i volontari dell’Ente Nazionale  Protezione Animali “Infatti un lupo sarebbe capace di uccidere e portar via la cagnolina con i 4 cuccioli senza lasciare alcun segno, senza  spargere sangue e pelo ovunque durante l’abbattimento della cagnolina ed il trascinamento sul suolo di quest’ultima, ma ovviamente il lupo, come accade nelle più famose favole per bambini, li avrà ingoiati interi tutti e 5 sul posto, come è accaduto all’altrettanto famosa nonna di cappuccetto rosso; oppure il lupo si sarà alzato sulle zampe posteriori, li avrà presi in braccio e portati via così, silenziosamente, senza fare rumore e senza alcun segno di lotta, spezzando un collare di ferro con le grandi zanne, intanto che la sua preda tentava di difendere se stessa e i propri cuccioli mordendo e abbaiando disperatamente e magari tentare anche di scappare”.

Dalle dichiarazioni rilasciate dal  proprietario dei cani, malgrado l’esigua distanza egli non ha udito l’abbaiare o rumori riconducibili al tumulto di uno lotta all’ultimo sangue a tra una madre che difendeva i suoi piccoli e dei  Lupi, non vi sono le copiose chiazze di sangue che seguirebbero il narrato presunto attacco, nessuna impronta, niente “Quello che salta agli occhi invece dalle foto e da quanto scritto nell’articolo di Liberta è ben altro, facciamo presente che la L.R. dell’Emilia Romagna 05/2005 vieta la detenzione di cani a catena: art. 3 com2 bis..” Proprio il primo articolo di questa legge sancisce: “1. Chiunque conviva con un animale di affezione o abbia accettato di occuparsene a diverso titolo é responsabile della sua salute e del suo benessere e deve provvedere alla sua idonea sistemazione, fornendogli adeguate cure ed attenzioni, tenendo conto dei suoi bisogni fisiologici ed etologici secondo l’età, il sesso, la specie e la razza. “  Pertanto prima di saltare alle solite conclusioni e ai soliti colpevoli vorremmo che tutti si ponessero delle semplici domande, che si domandassero prima di tutto,   è stato fatto tutto il possibile per proteggere da eventuali minacce esterne questa cagnolina e i suoi 4 cuccioli?  E’ stata messa in atto una adeguata custodia di questi? Il luogo e la modalità di detenzione erano idonei per una cagnolina allattante ed i suoi cuccioli? Essendo palese che non è stato un Lupo che cosa è successo?  Sarebbe opportuno un controllo da parte dei Carabinieri forestali per accertare la situazione? Pensiamo che tutti i lettori vorrebbero delle risposte concrete a queste domande, perché veramente “Si può passar sopra a un morso di lupo, ma non a un morso di pecora”.

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