Nell’ambito delle attività volte alla tutela del bilancio dello Stato e dell’Unione Europea, i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Piacenza hanno concluso un’articolata attività di controllo sui fondi destinati alle imprese nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che ha portato alla segnalazione di un soggetto alla locale Procura della Repubblica per il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche.
In considerazione dell’entità dei finanziamenti e della pluralità ed eterogeneità delle iniziative sostenute dal piano Nazionale, il Comando Provinciale di Piacenza, ha avviato la realizzazione di specifici percorsi ispettivi finalizzati ad individuare le risorse destinate al territorio provinciale.
I controlli
Prendendo le mosse da tali iniziative, il Gruppo di Piacenza ha condotto un’approfondita analisi delle banche dati in uso al Corpo. Analisi che i finanzieri hanno condotto effettuando un monitoraggio delle misure di finanziamento/sovvenzione già in corso di erogazione, dirette nei confronti dei singoli imprenditori, circoscrivendo così la platea dei beneficiari e avviando delle specifiche analisi di rischio.
In particolare, l’attività di analisi dei finanzieri del Gruppo ha permesso di individuare una impresa agricola con sede nella provincia di Piacenza. Impresa che aveva avviato le procedure per poter beneficiare di un contributo erogato con risorse PNRR, destinato all’installazione di un impianto fotovoltaico dal costo complessivo di circa 150.000 euro, finanziato per circa 60.000 euro tramite una società per azioni a partecipazione statale.
Fondi illeciti
Gli approfondimenti investigativi svolti hanno consentito di appurare che l’impresa agricola non era in possesso dei requisiti di ammissibilità, poiché nell’anno 2021 aveva conseguito un volume d’affari dichiarato nettamente inferiore a quanto previsto dalla normativa. Inoltre, al fine di conservare indebitamente il beneficio acquisito, proprio durante le fasi del controllo, il soggetto economico presentava documentazione con cui attestava falsamente l’inizio dei lavori e posta in opera. Mentre da riscontri diretti ed appostamenti in loco svolti, questi risultavano non essere mai stati avviati.
La guardia di finanza ha comunicato la circostanza all’Ente erogante per il conseguente blocco dell’erogazione dei fondi. Poi ha generato la segnalazione alla locale Procura della Repubblica per le ipotesi di reato di cui agli artt. 316-ter C.P., 483 C.P., in capo al titolare dell’azienda agricola.
La Guardia di Finanza riveste un ruolo centrale nella tutela della corretta attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) a presidio del corretto utilizzo di risorse pubbliche destinate alla comunità, anche grazie ad una selezione mirata degli obiettivi che avviene attraverso la valorizzazione delle analisi di rischio e delle iniziative progettuali della componente speciale.